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Commento su parte civile

Comune di Rimini e inchieste appalti. Biagini: "domande politiche ancora senza risposta"

In foto: Roberto Biagini
Roberto Biagini
di Redazione   
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ven 2 ott 2020 13:32 ~ ultimo agg. 14:11
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Sulla costituzione del Comune di Rimini come parte civile nel processo Acquarena (vedi notizia) interviene l’ex assessore Roberto Biagini, dai cui esposti e segnalazioni nel 2015 è partita l’attività degli inquirenti. Biagini solleva perplessità sui due atteggiamenti differenti rispetto ai due temi oggetto di indagine: “Ritengo positiva la notizia che il Comune di Rimini abbia deliberato la (doverosa) costituzione di parte civile nel procedimento penale di cui si discute. Non riesco a capire, però, la logica che ha portato l’ ente a dividere, nell’ambito dell’unico procedimento penale, le fattispecie di reato e deliberare l’ esercizio dell’ azione civile nei confronti degli imputati coinvolti nella contestazione della “Turbativa d’asta” e falsi documentali, connessi con la realizzazione (mancata) dell’ impianto “Acquarena”, e non anche nei confronti degli imputati coinvolti nei falsi documentali e truffa aggravata, connessi con il collaudo del “Tecnopolo” (vicenda quest’ultima che vede coinvolti dipendenti comunali), visto che il Comune di Rimini è stato individuato persona offesa nell’ ambito del procedimento penale globalmente inteso e visto il tenore degli atti d’indagine”.

Con una considerazione finale: “In ogni caso restano senza risposte le domande politiche di “contorno”: perchè si è sentita la necessità di chiamare un soggetto da “Modena” per venire ad occuparsi di “questioni riminesi” ? Chi ha legittimato il capo di Gabinetto del Sindaco ad introdurlo negli uffici di via Rosaspina e perchè?”.