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La proposta

Bonaccini sulla scuola: orari differenziati, non abbiamo più mezzi pubblici

In foto: Stefano Bonaccini
Stefano Bonaccini
di Andrea Polazzi   
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ven 16 ott 2020 11:44 ~ ultimo agg. 19:19
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Dopo averlo già detto ieri sera a caldo, il presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini ribadisce le ipotesi in campo per le scuole se i contagi dovessero ulteriormente aumentare. “Per non far perdere l’anno scolastico ai ragazzi – dice a Mattino 5 – o si introduce la didattica a distanza – parziale, totale – per coloro che hanno necessità – oppure si differenziano gli orari della scuola” spalmandola tra mattina e pomeriggio. Un’ipotesi quest’ultima che permetterebbe di diminuire la pressione sul trasporto scolastico visto che, ad esempio, in Emilia Romagna “non abbiamo più mezzi pubblici – spiega Bonaccini –: o qualcuno ce li manda con risorse aggiuntive ai sindaci o diventa impossibile“. Sulla possibilità di utilizzare per la scuola i bus turistici, il presidente della Regione ricorda che “non sono uguali ai mezzi pubblici delle città. Comunque anche quella è una possibile soluzione, ma servono risorse per gli enti locali.

In merito alla decisione del presidente campano De Luca di chiudere le scuole fino al 30 ottobre, Bonaccini ritiene che “avrà i suoi buoni motivi“. Poi precisa di essere tra quelli che “difendono la scuola in presenza, poi però se c’è il virus hai anche genitori che sono preoccupati del possibile contagio“.