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Ordinanza per il terzo anno

Niente caccia vicino a ciclabile Marecchia. Rimini rinnova il divieto

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 19 set 2020 11:15 ~ ultimo agg. 11:17
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È in pubblicazione l’ordinanza con cui il Comune di Rimini dispone il divieto dell’esercizio dell’attività̀ venatoria lungo il percorso Storico Naturalistico che si snoda a destra e sinistra del fiume Marecchia, per il tratto che interessa il territorio comunale compreso tra la SS 16 e il confine comunale.

L’ordinanza è stata adottata per la prima volta nel 2018 e riproposta l’anno successivo, a seguito delle criticità di pubblica incolumità e pubblica sicurezza connesse all’attività venatoria segnalate da cittadini, associazioni e dalle Forze dell’ordine. Con l’obiettivo di garantire la sicurezza di chi utilizza i percorsi naturalistici e ciclopedonali e di impedire il verificarsi di quegli incidenti già registrati in passato,

Il divieto dell’esercizio venatorio, sia in forma vagante sia con appostamenti temporanei, fatti salvi gli appostamenti fissi regolarmente autorizzati dalla Regione, interessa una fascia di larghezza di cinquanta metri a destra e di cinquanta metri a sinistra del percorso Storico Naturalistico del Fiume; in tale fascia è inoltre obbligatorio tenere il fucile scarico e nelle zone adiacenti alla fascia di rispetto è inoltre vietato sparare in modo che la traiettoria di tiro attraversi il percorso stesso. È vietato altresì attraversare il percorso e/o camminare sullo stesso con fucile carico. Il provvedimento è valido fino alla conclusione della stagione venatoria 2020-2021.

Il controllo del rispetto del provvedimento è effettuato, ognuno per le proprie competenze, dall’Arma dei Carabinieri Nucleo Forestale, dagli agenti della Polizia Provinciale, dalle Guardie Volontarie delle Associazioni Venatorie e Ambientaliste. Oltre alle sanzioni previste dalla normativa vigente in materia di attività venatoria, il mancato rispetto delle disposizioni previste avrà anche conseguenze penali per la violazione dell’art.650.

Spiega l’Amministrazione Comunale –“Per il terzo anno consecutivo si introducono queste misure che non pregiudicano l’attività della caccia, ma consentono di trovare un equilibrio con le esigenze degli utenti del percorso ciclopedonale, sempre più utilizzato dai cicloturisti e dai cittadini, ancor più oggi che si sta riscoprendo la necessità di vivere a contatto con l’ambiente e la natura e praticare sport all’aria aperta Un provvedimento introdotto in via sperimentale nel 2018 e riproposto lo scorso anno anche su invito della Prefettura, che concilia le esigenze di tutti e valorizza il nostro patrimonio naturalistico”.