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Tra Rimini e Bellaria

Fugge nei campi e ferisce poliziotta che lo insegue. Fermato e arrestato

In foto: la Polizia sul posto
la Polizia sul posto
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 13 set 2020 12:05 ~ ultimo agg. 14 set 11:49
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Sabato la Polizia di Stato ha arrestato un uomo per resistenza e lesioni. nel tentativo di fuggire a piedi, al confine tra Rimini e Bellaria, ha aggredito gli agenti che lo inseguivano. Verso le 16.30 una Volante, mentre transitava su via Popilia durante un servizio di controllo del territorio, ha fermato un’auto con a bordo due occupanti.
L’automobile, che marciava in direzione Rimini – Ravenna, dopo aver notato l’invito a fermarsi sia con i segnali di emergenza luminosi che acustici, ha proseguiva per altri 100 metri circa con la freccia attiva ma senza accostare. Prima della divisione in due carreggiate della SS16 nell’ingresso a Bellaria–Igea Marina, l’autista ha accostato sul margine destro della carreggiata, e prima ancora di fermare la marcia, il passeggero, un 30enne marocchino, ha aperto lo sportello anteriore destro per fuggire scavalcando il guard-rail e correndo in direzione mare, all’altezza di via Castellabate.
Senza perderlo mai di vista, una giovane agente lo ha inseguito intimandogli più volte di fermarsi ma vanamente. Nel frattempo, il conducente è stato controllato da un’altra pattuglia sopraggiunta a sostegno.
L’agente impegnata nell’inseguimento del fuggitivo, dopo alcune centinaia di metri percorsi tra le zolle di terra dei campi arati tra via Castellabate e via Garibaldi, raggiungeva il fuggitivo che ormai spossato aveva smesso di correre intimandogli ancora una volta di fermarsi; per tutta risposta il soggetto ha cominciato a sbracciarsi tentando di tenere lontano la poliziotta, fino al momento in cui venendo a contatto la colpiva al polso e alla spalla. Con non poca fatica l’agente, poi raggiunta dall’altro collega, è riuscita a mettere in sicurezza il 30enne, nonostante il suo tentativo di colpire più volte i due operatori di volante con calci e pugni. Anche durante il tragitto tra il luogo dell’arresto e la macchina di servizio, l’uomo si è lasciato cadere a terra e puntava i piedi a terra con la volontà di non raggiungere la vettura di servizio.
A seguito della colluttazione, la giovane agente ha riportato delle lesioni guaribili in cinque giorni. Il 30enne marocchino, irregolare sul territorio italiano, è stato così tratto in arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e domani mattina sarà processato con rito direttissimo.
Dagli accertamenti, l’uomo è risultato essere stato denunciato per Resistenza a P.U. nel 2016 e arrestato per Lesioni e Violenza a P.U. nel 2017; inoltre nel 2019 gli erano stati comminati i lavori di pubblica utilità a seguito di condanna per il reato di Resistenza a P.U.