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fino al 2030

Casette scout nel parco XXV Aprile. Si rinnova l'accordo con Amir

In foto: ( Ph © Giorgio Salvatori )
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 11 set 2020 15:40
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Saranno ancora casette dedicate alle attività degli scout del Rimini 1 i due immobili del Parco XXV Aprile. I due stabili, che si notano entrando da via Nataloni sono parte del patrimonio immobiliare di Amir SpA che ha deciso di rinnovare il contratto di comodato d’uso gratuito fino al 2030 con il gruppo Agesci che da 30 anni le usa per le attività con i ragazzi e che tra due anni festeggerà 100 anni.

Quest’anno ricorrono i 55 anni dalla costituzione di Amir – ricorda il presidente Alessandro RaponeNel corso della sua lunga storia l’azienda si è sempre contraddistinta per l’attenzione al territorio, nell’ambito della propria mission ma anche nei confronti di esperienze significative com’è quella dell’associazione Agesci Rimini 1. Quando ci siamo trovati a dover scegliere, se rientrare o meno in possesso degli immobili, abbiamo ben soppesato da un lato il nostro compito di amministratori di beni che appartengono alla collettività e dall’altro le conseguenze che avrebbe potuto avere uno sfratto. Ora, con la definizione di un opportuno rinnovo del comodato gratuito, proseguiamo un rapporto che ha un valore concreto per i giovani della nostra città, in sintonia con il nostro impegno sui temi dell’educazione ambientale”.

Abitualmente le nostre attività si svolgono per lo più all’aperto, ma queste due casette rappresentano per noi un punto d’incontro. Una in particolare per i ‘lupetti’, bambini dagli 8 agli 11 anni, l’altra per i ragazzi dai 12 ai 16 anni. Oltre ad essere spazi di ritrovo per attività e giochi, fungono anche da deposito per tutto il materiale necessario – spiega il capo scout Federico Mancinelli, rendendo merito all’azienda – In questi anni inoltre ci siamo resi conto di rappresentare anche una gradita presenza per quanti, sportivi e famiglie, frequentano il parco passando da via Nataloni. Un presidio, proprio perché ‘abitanti’ e non semplici fruitori del parco”.