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Un tema che resta complesso

Antenna via Baroni. L'assessore Montini: "sulla buona strada per alternativa"

In foto: il "mancato" montaggio dell'antenna
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 16 set 2020 15:44 ~ ultimo agg. 17 set 14:01
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Per la questione della contestata antenna di telefonia mobile in via Baroni a Viserba si intravede una svolta. “Siamo sulla buona strada per arrivare ad una soluzione che possa rispondere sia all’esigenze del gestore sia alle richieste dei residenti della zona, spostando quindi la collocazione dell’impianto da via Baroni – risponde l’assessore all’Ambiente del Comune di Rimini Anna Maria Montini alla richiesta di un aggiornamento – Abbiamo individuato una nuova possibile ubicazione, in un’area decentrata, che risponde a tutti i requisiti di compatibilità urbanistico-edilizia ed ambientale. Arpae, quale ente competente per il rilascio dell’autorizzazione ambientale, ha valutato positivamente la domanda, così come il gestore Illiad che non ha posto ostacoli a questa nuova soluzione”.

“L’area di via Baroni è di proprietà privata – ricorda l’assessore Montini – e a fronte del nulla osta di Arpae non c’erano vincoli affinché il gestore non procedesse all’installazione; grazie però al lavoro di concertazione fatto tra Amministrazione e privati coinvolti siamo riusciti a trovare una soluzione che consente di ampliare la copertura di rete della zona nel rispetto delle esigenze dei residenti”.

Prosegue l’assessore Montini: “Questa modalità dovrà essere la bussola per ogni tipo di programmazione in materia: i Comuni, sulla base delle esigenze di copertura del territorio manifestate dai gestori, individuano le aree più idonee attraverso una specifica pianificazione, anche grazie a società che si occupano di questa attività, e le compagnie private vanno lì, semplificando in meglio una procedura come quella attuale in cui magari gli accordi per aree private rischiano di far saltare ogni tentativo di pianificazione”.

La scorsa primavera, all’apertura del cantiere per l’antenna da trenta metri, partirono subito le proteste dei residenti che raccolsero firme e si organizzarono in Comitato, contestandone la vicinanza ad abitazioni e luoghi sensibili. In Consiglio Comunale si erano attivati con interrogazioni i consiglieri Erbetta, Marcello e Renzi. Lo scorso 13 maggio poi l’antenna era fisicamente arrivata, ma la protesta dei cittadini in strada aveva fatto optare per lo stand by e la gru era tornata indietro. Lo scorso luglio i residenti hanno anche presentato un ricorso al Tar.

Come tanti comuni, anche per Rimini negli ultimi mesi la questione antenne si è rivelata un tema complesso a fronte del forte aumento di richieste di installazioni. Richieste per le quali, tra l’altro, lo Stato si è di recente riservato la competenza riducendo agli enti locali la capacità di incidere.

Recita il recente Decreto Semplificazioni: «I comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato ai sensi dell’articolo 4»