Indietro
menu
creati nuovi murales

Al Borgo San Giuliano il 12 settembre c'è "la festa che non c'è"

In foto: Mauro Dallonda, Stefano Tonini e Kiril Cholacov
Mauro Dallonda, Stefano Tonini e Kiril Cholacov
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 4 set 2020 14:38 ~ ultimo agg. 5 set 13:56
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Fellini e il Suo borgo, che in realtà non lo è, e una festa che non c’è. Gioca simpaticamente sui negativi l’associazione Società de Borg che quest’anno, non potendo organizzare un grande evento al Borgo San Giuliano, ha pensato di puntare tutto sull’identità di un luogo che in ogni angolo parla di storie di borghigiani dai caratteri vivaci. Lo farà il 12 settembre con uno sguardo ai vecchi e nuovi murales che di quella identità, felliniana e non solo, sono una felice narrazione. “E’ un po’ nel nostro stile essere provocatoriamente creativi – spiega Stefano Tonini, Presidente  Associazione La Società de Borg -. Abbiamo, così, deciso di dare un segno portando avanti degli impegni che avevamo preso per alcuni nuovi murales e allo stesso tempo omaggiare Fellini che in quarant’anni di Società de Borg ha accompagnato tanti nostri eventi, e abbiamo giocato su quel “suo” borgo sapendo che qui non ha mai vissuto”.

Nei miei murales – spiega il pittore Mauro Dallonda, il primo a realizzare opere sui muri delle case del borgo all’inizio degli anni ’80 – racconto i personaggi, sempre dal carattere deciso e tenace. Oggi abbiamo una bulimia di immagini e storie, ma quel tempo chi aveva personalità particolari veniva ricordato. Per questa edizione faccio riemergere i primi dipinti ormai andati perduti: il partigiano Mario Capelli a pochi metri dalle mura della casa dove è vissuto, i musicisti con colori accesi e due borghigiani in piazzetta Pirinela“.

Vivo nel borgo da vent’anni – aggiunge Kiril Cholakov, pittore bulgaro trapiantato a Rimini – e sono un borghigiano grato. Qui si sente più che in altri luoghi lo spirito di Fellini. Il mio nuovo murales è il nonno che esce dalla nebbia, in un dialogo onirico e molto felliniano tra vita e morte“.

Nel 2020 hanno preso vita due nuovi murales anche dell’artista albanese Agim Sulaj.

Sabato 12 settembre da pomeriggio a sera ci saranno diversi appuntamenti. Un tour per il borgo alla scoperta dei nuovi murales, accompagnati dalla Banda Giovanile Città di Rimini, una video installazione sui murales scomparsi, un documentario sul borgo e un brindisi a Fellini. Proprio al regista e alla sua fantomatica casa nel borgo è dedicato anche un contest fotografico dedicato agli instagramers dal titolo Fellinifakehome, in collaborazione con IGERSRIMINi. “Tutti sanno – spiega Tonini – che Fellini non ha mai vissuto nel borgo, eppure la domanda di tanti turisti è “ma dov’è la casa di Fellini?”, ecco perché abbiamo deciso di giocare su questo e istituzionalizzare in qualche modo la casa “fake” nel borgo del regista. In fondo lo stesso Fellini giocava spesso sull’immaginario