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No ai termoscanner a scuola

Cts: ritorno a scuola necessario. Mascherine trasparenti per docenti?

In foto: repertorio
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di Redazione   
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gio 27 ago 2020 16:26 ~ ultimo agg. 16:45
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Nonostante i rischi, la riapertura della scuola è necessaria. Lo ha chiarito il presidente del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo davanti alla Commissione Istruzione della Camera. Affermazione simile a quella arrivata oggi dall’Oms. Miozzo ricorda che con l’apertura delle scuole è previsto un aumento dei contagi ma l’obiettivo è quello di aprirle e continuare a tenerle aperte. Per quanto riguarda l’uso delle mascherine, il Cts ritiene sia necessario l’utilizzo (per i bambini dai sei ai 10 anni) fino all’arrivo al banco poi, se c’è la distanza di un metro, sarà possibile toglierla. Sopra i 10 anni, cioè alle medie e alle superiori, c’è l’obbligo ma in caso di distanziamento, gli studenti da seduti possono toglierla. Per gli insegnati si valuta invece l’uso di mascherine trasparenti che permettano di vedere la bocca. Ma la parola definitiva arriverà solo fra un paio di settimane alla luce dei dati epidemiologici. No invece ai termoscanner, la temperatura sarà misurata a casa. “Impiantare un termoscanner in ogni scuola – ha spiegato il presidente del Cts –, al di là dei costi, avrebbe comportato pericolosi assembramenti all’ingresso“. Altra questione aperta quella del trasporto. Se si vogliono riempire gli scuolabus, l’indicazione ribadita da Miozzo è di farlo solo su tragitti di massimo un quarto d’ora. Sarà poi fondamentale, tra le altre cose, aumentare il numero corse e riorganizzazione degli orari di ingressi e uscite per dilazionare gli orari di punta. Sui test sierologici per il personale scolastico, Miozzo ha le idee chiare: “lo avrei reso obbligatorio” dice “è una procedura invasiva che deve avere un percorso normativo, ma siete voi i rappresentanti del parlamento” aggiunge rivolgendosi ai deputati.