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Fatale un malore

Si è spento Paolo Giovagnoli, ex procuratore di Rimini

In foto: Paolo Giovagnoli
Paolo Giovagnoli
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 11 lug 2020 11:10 ~ ultimo agg. 12 lug 09:08
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Si è spento nella notte a 69 anni Paolo Giovagnoli, ex procuratore di Rimini e dal 2019 procuratore capo di Modena. Sabato scorso Giovagnoli era stato colpito da un malore in una località del cuneese dove era in vacanza.
Soccorso dal 118, era stato ricoverato in terapia intensiva nell’ospedale di Savigliano.
Per Giovagnoli, nato a Roma ma emiliano-romagnolo d’adozione, una lunga esperienza alla Procura di Bologna, compresa la Dda, dove si è occupato di diverse indagini di terrorismo e di quella sull’omicidio nel 2002 del giuslavorista Marco Biagi. Si occupò anche della vicenda della Uno Bianca. Poi nel 2008, anno dell’inaugurazione del nuovo tribunale di Rimini, è subentrato a Battaglino nella guida della Procura riminese dove è rimasto fino al 2017.

A Rimini ha seguito, tra l’altro, le nuove inchieste sulla morte di Marco Pantani, aperte su istanza della famiglia e concluse con l’archiviazione, e la vicenda dei terribili stupri dell’estate del 2017 conclusa con l’arresto dei responsabili. Dopo un nuovo passaggio a Bologna come sostituto procuratore presso la Corte d’Appello, è arrivata la nomina modenese. Sarebbe andato in pensione nel 2021. Le esequie si svolgeranno a Bologna in forma privata.

Così lo ricorda il sindaco di Rimini Andrea Gnassi: “Una persona profondamente onesta e corretta. Questo è il mio ricordo, personale e da sindaco, del Procuratore Paolo Giovagnoli. Un uomo che negli anni a capo della Procura di Rimini ha gestito inchieste importanti con grande coerenza etica. Alla sua famiglia il mio cordoglio”.

Emma Petitti, presidente del Consiglio Regionale:

“Le mie più sentite condoglianze per la scomparsa di Paolo Giovagnoli, ex procuratore di Rimini. Una persona dedita al lavoro, professionale e sempre disponibile. Anche nelle situazioni più complicate e difficili che ha attraversato la nostra città, ricordo la sua fermezza e immancabile serietà.

Nel corso della sua carriera ha guidato varie indagini delicate, tra queste quelle sulla banda della Uno Bianca da Bologna e sulla morte del ciclista Marco Pantani. Nell’estate del 2017 ha seguito inoltre la terribile vicenda della violenza sessuale da parte di un gruppo di giovani ragazzi, episodio che ha scosso tutta la città di Rimini e non solo. Il suo operato lascia un segno tangibile nel nostro territorio e in particolare nel mondo della giustizia, nel più alto valore del termine. La mia vicinanza alla famiglia e ai suoi cari.

L’ex assessore del Comune di Rimini Roberto Biagini ricorda anche esperienze in prima persona con Giovagnoli:

“Mi addolora la scomparsa del dott. Paolo Giovagnoli alla famiglia del quale rivolgo le mie più sentite condoglianze. Nel corso del mio mandato assessorile dal 2006 al 2016 mi sono sempre confrontato con lui (e con i suoi sostituti) approfittando della sua disponibilità a trattare tutti gli argomenti che ricadevano nell’ ambito delle mie deleghe ( dall’ abusivismo commerciale e reati connessi, a temi particolari e delicati di polizia giudiziaria fino alla materia non semplice legata ai reati edilizi e a quelli dei pubblici funzionari).Non posso poi dimenticarmi come abbia immediatamente percepito la serietà e la gravità della questione che sottoposi alla sua attenzione ( Appalti Tecnopolo-Acquarena) e come il giorno dopo della consegna brevi manu dell’ esposto da me redatto abbia immediatamente attivato la delega alla Guardia di Finanza per la conduzione delle indagini preliminari, indagini che poi hanno aperto il “vaso di pandora” che tutti conoscete. Una grave perdita per l’ ordinamento giudiziario italiano.”