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"Bindi ci ha usato"

Pd contro il sindaco di San Leo. Sacchetti a Bindi: voltagabbana

In foto: Filippo Sacchetti
Filippo Sacchetti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 24 lug 2020 16:36 ~ ultimo agg. 17:09
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La goccia che ha fatto traboccare il vaso per il Pd è stata la revoca, in mattinata, delle deleghe all’assessore Francesca Mascella. E’ guerra aperta a San Leo tra il sindaco Leonardo Bindi, eletto lo scorso anno in una lista di centro sinistra e vicesindaco nell’amministrazione Guerra, e il Partito Democratico. “Il tradimento si è completato e la maschera è stata gettata definitivamente” attacca il segretario del Pd provinciale Filippo Sacchetti esprimendo “tutto il sostegno del Partito Democratico a Francesca Mascella, che si è vista ritirare questa mattina le deleghe da assessore dell’amministrazione eletta grazie anche e soprattutto al nostro partito, al buon governo di centro sinistra degli ultimi anni e alla nostra storia amministrativa”. Secondo Sacchetti quella di Bindi è stata una strategia mirata. “Dopo un mandato da vice di Mauro Guerra, Bindi si è presentato da candidato sindaco manifestando unità d’intenti e continuità d’azione con le precedenti legislature in cui il Pd è sempre stato motore e propulsore e ha sposato un programma. Salvo poi fingere di dimenticarsene una volta scelto quale primo cittadino, iniziando a disattenderne diversi aspetti, palesando sin dalle elezioni regionali una sua strategia non in linea con quanto condiviso alle amministrative e coinvolgendo poco la squadra e in particolar modo proprio Francesca Mascella. E’ chiaro come Bindi ci abbia usato, abbia sfruttato opportunisticamente la storia amministrativa di cui ha fatto parte per 5 anni e si sia poi comportato da voltagabbana. A quel punto era inevitabile che l’assessora, specie di fronte a decisioni antitetiche a quelle messe nero su bianco nel patto di fiducia con i cittadini, esprimesse in consiglio comunale tutto il proprio dissenso. Opponendosi ad alcune proposte e delibere tutt’altro che in linea con il programma, ma continuando a dimostrare come l’intero gruppo Pd coesione e responsabilità amministrativa. Una situazione che Bindi ha sfruttato per completare il suo trasformismo e arrivare alla revoca della fiducia da perfetto tradito”.

Sacchetti poi entra nei dettagli dell’ultimo episodio. “Nonostante giovedì si fosse riunita la giunta, Mascella è stata informata della scelta del primo cittadino dalla consegna dell’atto di revoca delle deleghe da parte del messo notificatore. L’ennesima dimostrazione di come Bindi si faccia sfregio dei rapporti istituzionali e del rispetto per le persone e i ruoli, l’ennesimo ‘scimmiottamento’ di un modus operandi alla Salvini di cui traspare traccia anche nella quotidiana ostentazione del selfie social”.