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azioni legali di Acer

Camorra. Uno degli arrestati viveva dal 2002 in casa popolare

In foto: Il CdA di Acer
Il CdA di Acer
di Redazione   
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gio 23 lug 2020 14:19
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Viveva in una casa popolare di Cattolica Saverio Raucci, uno dei principali indagati dell’operazione Darknet, che ha smantellato un vasto giro d’affari di famiglie camorristiche in Riviera. Risultava nullatenente, non dichiarava nulla al Fisco ed era rientrato, già nel 2002, tra gli assegnatori di uno degli alloggi gestiti da Acer, anche se la Guardia di Finanza ha messo in evidenza come il tenore di vita fosse decisamente alto. Oggi Acer e il comune intervengono spiegando che avvieranno tutte le azioni legali necessarie al recupero dei benefici economici indebiti goduti dalla famiglia assegnataria coinvolta.

E’ profondo – scrivono l’assessore ai Servizi Sociali Patrizia Pesci e il presidente di Acer Riccardo Fabbri – il disgusto nel dover fare i conti con un elemento, apparentemente minimale, che accompagna una storia gravissima in sé e, per molti versi, emblematica dei rischi che corre l’economia del nostro territorio in un momento storico che la rende più esposta e fragile. Amplificato dal dover apprendere che uno dei principali protagonisti della vicenda criminale è assegnatario (dal 2002) di una casa popolare, forte di uno status familiare di nullatenente confermato dalla certificazione ISEE. Ciò che è definito “una copertura” è la fotografia di un altro crimine, questo di tipo sociale, che ha sottratto una risorsa fondamentale a una famiglia bisognosa. La camorra, al pari delle altre organizzazioni mafiose, è nient’altro che predazione e utilizzo dei soggetti più deboli della società“.