Mense e pulizie. Mobilitazione dei lavoratori davanti alla Prefettura
La situazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle mense e delle pulizie scolastiche e “aziendali” continua ad essere grave e a presentare questioni irrisolte, nonostante le richieste delle Organizzazioni Sindacali fatte in queste settimane a tutti i livelli e le manifestazioni e le iniziative organizzate in più regioni e territori. Lo scrivono Cgil, Cisl e Uil in una nota congiunta nella quale evidenziano come molti lavoratori siano senza reddito da oltre tre mesi, non solo a causa dell’indisponibilità di numerose imprese a dare l’anticipo dell’Assegno Ordinario, ma anche per il grave ritardo nella liquidazione dell’indennità da parte dell’INPS. Ad aggravare la situazione il fatto che molti addetti del settore, impegnati normalmente nel servizio di ristorazione scolastica, vedranno sospesi i loro contratti di lavoro a giugno con la fine dell’anno scolastico, per riprendere con l’inizio del prossimo, rimanendo per questi mesi senza retribuzione, senza ammortizzatori e senza possibilità di ricercare una nuova temporanea occupazione preclusa dagli effetti della crisi. Le organizzazioni sindacali hanno presentato un emendamento per la copertura degli Ammortizzatori Sociali “emergenza COVID-19” per 27 settimane e ritengono che anticipare la fruizione delle ulteriori quattro settimane oggi previste a partire dal 1° settembre, possa essere utile. Per dare una risposta più strutturale è necessario però avere certezze rispetto alla ripresa a settembre dell’anno scolastico. Sul piatto Cgil, Cisl e Uil mettono anche la situazione dei lavoratori di mense e pulizie del settore privato che, avendo già esaurito la cassa in deroga, sono privi di ammortizzatori ordinari se l’azienda committente, per il proprio personale diretto, non attiva la Cassa Integrazione. Domani, in occasione della mobilitazione nazionale, anche a Rimini ci sarà un presidio nell’area antistante la Prefettura a partire dalle 16,30.