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Le parole dell'assessore

Test sierologici. Donini: medici avranno ruolo fondamentale

In foto: Raffaele Donini
Raffaele Donini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 9 mag 2020 19:33
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I medici avranno un ruolo fondamentale nell’ulteriore passo avanti che ci prepariamo a fare nella lotta al coronavirus, con l’aumento del numero dei test sierologici attraverso l’ampliamento dello screening regionale“. A dirlo è l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, che torna sulla campagna di screening sierologico che la Regione ha già avviato da alcune settimane, ora in procinto di allargarsi. Completato il primo passaggio sui 60mila operatori sociosanitari regionali, prima Regione a farlo, ne seguiranno altri due a distanza di quindici giorni uno dall’altro, oltre ai test a campione sulle popolazioni delle aree più colpite, le province di Piacenza, Rimini e il comune di Medicina (circa 100mila complessivi) e a quelli alle forze dell’ordine. Nel prossimo mese ne verranno fatti oltre 200mila.

A queste categorie si aggiungono le aziende che, a spese loro, sosterranno i test per i propri dipendenti nell’ambito dei protocolli di sicurezza da rispettare per ripartire dopo la fase di lockdown.
E potranno aggiungersi i privati cittadini, dietro prescrizione medica, attraverso i laboratori autorizzati dalla Regione, al momento 25. Servirà infatti la ricetta bianca.Stiamo definendo insieme ai medici di medicina generale le modalità definitive che attueremo, in un confronto utile e positivo” dice l’assessore.
E’ bene ribadire– prosegue Donini- che in presenza di sintomi è il sistema sanitario regionale che si prende carico della persona con la quarantena, le cure necessarie e il tampone. Anche in questo caso, vogliamo allargare il nostro raggio d’azione: adesso ne facciamo ormai 5-6 mila al giorno, che a fine maggio porteremo a 10mila. I test sierologici non sono quindi risolutivi: intanto, c’è bisogno del tampone per la conferma dell’eventuale positività; piuttosto, rappresentano quindi un ulteriore elemento di indagine epidemiologica per monitorare la diffusione del virus. Ma ripeto, sarà il medico a valutare se farlo o meno di fronte alla richiesta del paziente”.
 che fin dall’inizio in Emilia-Romagna abbiamo voluto fosse strettamente regolato e controllato dal sistema sanitario pubblico, evitando il fai da te, mettendo al primo posto la sicurezza delle persone. Grazie a loro eviteremo che vi siano richieste indiscriminate. Non va mai dimenticato che si tratta di una prestazione medico-sanitaria e che come tale dovrà svolgersi in maniera regolata e controllata. Per questo stiamo definendo con le associazioni di rappresentanza dei medici di medicina generale criteri e modalità per poter fare i test sierologici al cittadino che lo richieda: lo abbiamo già fatto incontrandoci e lo stiamo facendo anche in queste ore, in vista delle seduta della Giunta regionale di lunedì prossimo nella quale approveremo il piano definitivo”.

Lunedì prossimo, al termine della Giunta regionale, alle 17.30 il piano sui test sierologici verrà presentato in una videoconferenza stampa. I test per i cittadini nei laboratori privati, in base alle anticipazioni dei giorni scorsi, dovrebbero partire da martedì 12 maggio.