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Placato a fatica dai Carabinieri

Sul telefono un contatto sconosciuto. La picchia e minaccia di darle fuoco

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 10 mag 2020 11:12 ~ ultimo agg. 11 mag 09:55
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Un’indagine dei Carabinieri ricostruisce un’altra storia di maltrattamenti e violenze purtroppo mai denunciati fino all’episodio culmine.

Nel pomeriggio disabato i Carabinieri della Stazione di Misano Adriatico hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal G.I.P. del Tribunale di Rimini, dottoressa Vitolo, nei confronti di un 46enne catanese, domiciliato a Cattolica, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, minaccia e lesioni personali nei confronti della propria compagna convivente, riminese 49enne.
L’ordinanza di custodia cautelare arriva al termine di una celere attività d’indagine condotta dai Carabinieri misanesi a seguito di quanto successo il 7 maggio, quando una pattuglia di militari è intervenuta – a seguito di richiesta al 112 da parte dei gestori del locale – in una pizzeria di Cattolica, luogo di lavoro della vittima.
Al loro arrivo i militari hanno trovato l’uomo sul posto e con una vistosa e sanguinante ferita alla mano. Da quanto ricostruito dagli investigatori, poco prima in preda all’ennesima scenata di gelosia, l’uomo si era presentato nella pizzeria e dopo aver furtivamente prelevato il cellulare della compagna e aver notato un contatto a lui sconosciuto, accusandola di tradimento, era andato in escandescenze prima sfogandosi prima contro una porta del locale, successivamente invece lasciandosi andare a gesti di pura violenza nei confronti della donna. Questa infatti era stata colpita prima con un calcio per poi essere afferrata dal collo e strattonata dallo stesso uomo che intanto la minacciava di morte.
La follia dell’uomo non si era placata neanche in presenza dei militari, nei cui confronti l’uomo ha reiteratamente inveito continuando a minacciare di morte la propria compagna urlando “lo sfizio me lo devo togliere, vedrai che torno e ti do fuoco”.
Lo stesso 7 maggio i carabinieri di Misano avevano quindi richiesto al Pubblico Ministero di turno un preliminare provvedimento urgente di allontanamento dell’uomo dal domicilio che condivideva con la donna, emesso e notificato quella stessa sera.

Inoltre, gli uomini dell’Arma, ripercorrendo con la donna i pregressi episodi di violenza mai denunciati, hanno ricostruito un quadro accusatorio nei confronti dell’uomo che è stato ritenuto grave al punto di richiedere nei suoi confronti un ulteriore provvedimento cautelare che ha portato all’arresto come richiesto dal Sostituto Procuratore Bertuzzi. L’uomo, ora detenuto presso la casa circondariale di Rimini, sarà ascoltato nelle prossime ore. E’ difeso dall’avvocato Calvano del Foro di Rimini.