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Operazione nella notte

Pesca fuori dai confini. Denuncia e sequestro degli attrezzi

In foto: gli uomini della Capitaneria
gli uomini della Capitaneria
di Redazione   
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ven 22 mag 2020 13:10 ~ ultimo agg. 13:11
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Nella notte appena trascorsa, gli uomini della Guardia Costiera sono stati impegnati in un’attività di polizia sulla verifica e il rispetto della normativa vigente in materia di pesca.
Lo scorso 20 maggio la Capitaneria di Porto di Rimini ha ricevuto una segnalazione da parte del Centro Controllo Nazionale Pesca presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto in merito a uno sconfinamento, da parte di un motopesca della locale marineria di Rimini, nelle acque territoriali croate nonché lo svolgimento di attività di pesca non autorizzata nell’ambito della stessa zona.


Dalla verifica compiuta sul sistema in dotazione alla Guardia Costiera di monitoraggio del traffico navale “Pelagus” è stato possibile estrapolare il tracciato dell’ingresso del motopesca in acque territoriali croate e della sua attività di pesca.
Di conseguenza, nella notte scorsa, un team ispettivo della Capitaneria di porto di Rimini ha atteso il rientro del motopesca nel porto di Rimini, provvedendo ad ispezionare l’unità e denunciare alla locale Procura della Repubblica il comandante del motopesca, per violazione del D. Lgs 9 gennaio 2012, n°4 che fa divieto alle unità battenti bandiera nazionale di “
pescare in acque sottoposte alla sovranità di altri Stati, salvo che nelle zone, nei tempi e nei modi previsti dagli accordi internazionali, ovvero sulla base delle autorizzazioni rilasciate dagli Stati interessati”. Gli attrezzi da pesca utilizzati, rete a strascico e divergenti, sono stati sottoposti a sequestro penale.