Indietro
menu
Servono sostegni subito

Cupioli (Confartigianato): segnalati comportamenti censurabili da banche

In foto: Davide Cupioli. pres. provinciale Confartigianato
Davide Cupioli. pres. provinciale Confartigianato
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 3 mag 2020 13:06
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Sono troppi i messaggi che mi arrivano da colleghi in grave difficoltà a causa di comportamenti che mi limito a definire censurabili. Se a un imprenditore già con mille problemi, si subordina l’ottenimento di quei fondi garantiti dallo Stato ad un loro utilizzo per chiudere i fidi e mutui già al limite, garantiti dall’imprenditore…siamo daccapo.” A dirlo, in una nota, è il presidente di Confartigianato Rimini Davide Cupioli che lancia un appello alle banche ma anche al Governo e agli enti locali. “Leggiamo ogni giorno di soldi stanziati, dal Governo in giù. Cascate di soldi. Purtroppo, concretamente, nulla ci aiuterà domattina, quando alzando la serranda della bottega ogni artigiano vedrà ripartire il contatore dei costi fissi. Quei sostegni servono subito, domani!“.

Cupioli ricorda poi che da lunedì “tanti imprenditori, non tutti purtroppo, avranno la possibilità di ricominciare e ognuno sentirà addosso ancor più pesante l’interrogativo che l’accompagna ogni giorno e ogni notte: ce la farò? Sapendo che quel che abbiamo passato è ancora nulla rispetto a quel che verrà. Siamo stati chiusi, abbiamo inventato qualcosa pur di mantenere la fiammella accesa, negli spiragli che le norme restrittive hanno concesso. Nel frattempo abbiamo cercato di capire come proteggere la nostra storia e anche di immaginare il futuro insieme ai lavoratori, che sono la nostra forza“.

La ripartenza, prosegue, sarà “con un occhio all’azienda, uno alla sicurezza, un altro a chi varcherà l’ingresso della bottega, uno a leggere le norme che cambiano sempre. Un altro occhio dovrà dedicarsi a monitorare i conti. E poi ci sono le donne artigiane, tante mamme da domani al lavoro con un magone in più, che è quello dei figli da accudire con nidi, asili, scuole chiusi“.

E chiude con un invito: “diamoci da fare, amici artigiani. Confidiamo che la gente scelga le piccole aziende locali per i suoi acquisti, perché sceglierci è un modo per ripartire insieme”.