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Sullo stop ai cantieri

Arcangeli (PD): emergenza è priorità ma Riccione va preparata per l'estate

In foto: Arcangeli e la capogruppo PD Vescovi (Newsrimini.it)
Arcangeli e la capogruppo PD Vescovi (Newsrimini.it)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 2 apr 2020 21:58 ~ ultimo agg. 3 apr 09:05
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Da Alberto Arcangeli, Segretario del Partito Democratico di Riccione, una riflessione sulla situazione attuale e futura della città. L’emergenza sanitaria in questo momento è la priorità, ribadisce, ma poi ci sarà da far ripartire la città e la scelta di fermare cantieri e interventi va ripensata, sempre nell’ottica della salvaguardia delle persone.

L’intervento di Arcangeli:

Nel pieno dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e che sta cambiando radicalmente le vite delle persone ed anche delle nostre comunità, ritengo comunque doverosa una riflessione su come essere pronti ad affrontare il dopo emergenza. Perché comunque una fase due ci sarà. Sarà una vera e propria sfida per tutti, perché probabilmente andremo incontro a qualcosa di ignoto e sconosciuto. Il presente si chiama ancora emergenza sanitaria, rispetto alla quale non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia, visti i risultati, seppur timidi, che si stanno ottenendo, in particolar modo nel riminese.

Oggi è compito di tutti coloro che sono classe dirigente, a partire dal Governo centrale fino ad arrivare agli amministratori locali, presidiare, vigilare e controllare l’osservanza delle regole. Allo stesso tempo, tutto il personale sanitario sta facendo il proprio lavoro in maniera encomiabile e straordinaria: medici, infermieri, tecnici, tutti coloro che sono impiegati in ospedale e nel servizio del 118, fino a chi si occupa delle pulizie dei nosocomi.

Oggi siamo tutti impegnati affinché la gente non si ammali e per far si che chi lo è, guarisca bene e al più presto. Sappiamo però che ci sarà anche un dopo, quella che sopra ho definito la ‘fase due’, quella della ripartenza. Auspicando ovviamente il contrario, è però facile ipotizzare un periodo di grave crisi economica che riguarderà tutto il mondo, l’Europa in particolare e ovviamente anche il nostro Paese e il territorio riminese.

In questo quadro occorre che anche Riccione giochi la partita da protagonista. Anche a questo deve pensare oggi chi guida la città.

Ci sarà bisogno di mettere insieme tutti: categorie economiche, sindacati, comitati turistici, associazioni del mondo culturale, sociale, sportivo e del volontariato; e ancora singoli operatori, professionisti, chiunque insomma abbia la volontà di portare un contributo fattivo e concreto per tracciare linee programmatiche volte a fare rete e sinergia intorno al rilancio della città. Oggi queste sono le priorità.

Ma chi amministra una città deve avere la capacità di andare oltre. Ribadito fermamente che al primo posto vi è la salute dei cittadini, parimenti occorre affermare che la città non si può ibernare aspettando il disgelo. In questa ottica non è possibile quindi che la manutenzione delle strade, il dragaggio del porto, la realizzazione della nuova scuola di Via Panoramica, i lavori al sottopasso di Viale Ceccarini, quelli relativi al prolungamento della ‘passeggiata Goethe’ e altri cantieri di pubblico interesse si fermino. La città, al di là di qualsiasi ragionevole dubbio, deve essere pronta ed in ordine per l’estate.

Naturalmente tutto questo nel rispetto e in ottemperanza a tutti i criteri di sicurezza che, oggi più che mai, devo essere rispettati per consentire a chi lavora che lo faccia con le massime garanzie e coerentemente al protocollo di sicurezza sanitaria in vigore. I riccionesi hanno la preoccupazione di poter avere una città pronta per ripartire subito appena ci sarà concesso di farlo, perché l’obiettivo di tutti è quello di tornare ad una vita normale. I modi e i tempi ce li daranno coloro che, con le loro competenze scientifiche, sono in grado di farlo.

Prepariamoci alla ripartenza. In qualità di Segretario del Partito Democratico di Riccione ribadisco la nostra disponibilità a lavorare in maniera costruttiva e propositiva, nonostante il giudizio sull’operato dell’amministrazione permanga negativo. Ora conta solo guardare avanti per uscire con forza da questo delicatissimo momento; il tempo per i bilanci e i giudizi arriverà più avanti.