Tamponi e cura a domicilio, nascono le Usca. A Cesena il "drive-through"

Si chiamano USCA, Unità speciali di continuità assistenziale, e permetteranno di curare i pazienti di Covid-19 nelle loro case dove si trovano in isolamento. A Rimini sono 17 i medici che formeranno la task force che agirà in coordinamento con i medici di famiglia. L’obiettivo è quello di contenere i contagi ed evitare di stressare ulteriormente le strutture ospedaliere. Saranno anche effettuati tamponi a domicilio e sarà somministrato ai pazienti il farmaco antivirale utilizzato in ospedale. Naturalmente i medici agiranno a domicilio dotati di tutti i dispositivi di protezione. “Speriamo siano idonei, come per ora sembra, a tutelare i colleghi delle Usca – auspica il dottor Corrado Paolizzi che poi spiega: “ci sarà un filtro, ad essere visitati non saranno tutti i pazienti con 37.5 e due colpi di tosse ma quelli più gravi. Immagino si tratterà dei malati eleggibili, in caso di peggioramento, alla rianimazione.”

A Bologna, Reggio Emilia e Cesena viene invece sperimentato anche il test drive-through per cercare di accertare in tempi brevi la guarigione delle persone risultate positive. Si tratta di un vero e proprio tampone rino-faringeo (non un’analisi sugli anticorpi) su persone risultate clinicamente guarite (divenute prive dei sintomi dell’infezione) che necessitano di effettuare il tampone due volte -a distanza di almeno 24 ore uno dall’altro- prima di essere dichiarate guarite a tutti gli effetti. Tramite mail ed sms i pazienti vengono invitati a recarsi in auto da soli alla sede del Dipartimenti di Sanità Pubblica dove, senza scendere dal mezzo, viene effettuato il tampone. Le Forze dell’Ordine ogni giorno ricevono l’elenco delle persone che hanno l’appuntamento per il giorno successivo.