Odinanza parchi a Rimini. Ammesso solo il transito, non socialità o svago
Non un divieto di accesso tout court ai parchi cittadini, ma un divieto di accesso nelle modalità che oggi non sono ammissibili, con una decisa limitazione dei comportamenti da tenere facendo seguito alle disposizioni del DPCM. L’ordinanza del Comune di Rimini, pubblicata sull’Albo Pretorio nel suo testo completo, ordina “dal 13 marzo fino al 3 aprile 2020, al fine di evitare qualunque fenomeno di assembramento di persone e per assicurare il mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro il divieto di accesso, in qualunque forma di assembramento e comportamento che costituisca Comune di Rimini violazione dell’obbligo di mantenere tra le persone una distanza di almeno un metro, a tutti i parchi e giardini pubblici comunali”.
Provando a semplificare grazie un chiarimento con l’assessore Sadegholvaad: nei parchi è consentito il transito, ma non forme di socialità o di svago: tanto che i giochi per i bambini e le attrezzature sportive sono oggetto di un divieto, in questo caso, a tutti gli effetti. Dai parchi ci si può passare ma non per fare due chiacchiere, fermarsi a fare due tiri a pallone o stendersi sull’erba.
“Nel fine settimana controlli serrati nei parchi della città e sul lungomare per vigilare sul rispetto delle disposizioni del Decreto: no ad assembramenti di nessun tipo. Ognuno faccia la sua parte per sconfiggere il virus”, ha scritto l’assessore a corredo del videomessaggio postato a seguito del Comitato sull’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Per poi aggiungere: “Soli o nucleo familiare va bene. Se moglie marito e figli stanno a casa insieme ha poco senso che non possano stare allo stesso modo insieme fuori. Se si è in più persone (sempre comunque sconsigliato) bisogna sempre mantenere adeguate distanze come da Dpcm”.