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sabato 27 aprile 2024
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Calcio C girone B

Rimini-Vicenza, Colella: "sono convinto tutt'ora che ci salveremo"

In foto: Giovanni Colella
Giovanni Colella
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
sab 25 gen 2020 12:20 ~ ultimo agg. 26 gen 15:48
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Il cliente più difficile nel momento più delicato. La Rimini Calcio, appena tre punti nelle ultime nove giornate e crollata, dopo la sconfitta di Imola, a -8 (tenendo conto gli scontri diretti sfavorevoli con Ravenna e Fermana) dalla salvezza diretta, riceve al “Romeo Neri” la capolista Vicenza. Ben 37 i punti che dividono le due squadre in classifica.

In casa biancorossa assenti Gerardi, squalificato, Agnello e Candido, infortunati. Calcio d’inizio domenica alle ore 17:30.

La vigilia del tecnico del Rimini FC, Giovanni Colella (sarà trasmessa alle 16:35 su Radio Icaro).

“Quanti punti ci sono tra noi e loro? 37, sono tanti – attacca Colella -. I testacoda sono sempre simpatici da giocare, quando stai sotto, quando stai sopra no. I testacoda preferisco giocarli da sotto che da sopra, la partita in sé non stare sotto. Per noi è una partita di grandi motivazioni, anche di grandi difficoltà, ma non sarebbe la stessa cosa se non ci fossero”.

Per lei sarà partita da ex. “Io ho un sacco di gente da salutare, a cui voglio bene, ma adesso devo fare punti per il Rimini. Il resto non mi tocca”.

Cosa pensa del Vicenza? “Penso sia una squadra molto solida, che rischia poco, che però ha grandi qualità e capacità per realizzare. Penso si debba fare una partita di ritmo, muovere la palla velocemente: più rallentiamo la palla più loro sono bravi”.

Sui movimenti di mercato del Rimini ed i risultati finora deludenti. “Nel momento in cui abbiamo realizzato che la squadra di prima così com’era non era all’altezza devi cambiare. Una volta che cambi giocatori è chiaro che devi ricominciare, al di là del fatto che siano giocatori che conosci e anche di non difficilissimo inserimento. Abbiamo intrapreso questa squadra con grande sicurezza e anche con buoni risultati, pian piano stiamo rimettendo a posto le cose, non è automatico. Comunque tre partite del girone di ritorno tre punti. Anch’io sono scontentissimo di aver perso la partita di mercoledì sera, questo non vuol dire però che siamo morti. Io sono che gli girano le scatole per aver perso sei partite su sette, le ultime. Però se non avessi completa fiducia nelle cose che stiamo facendo insieme alla società, nei giocatori che sono arrivati e in quelli che sono rimasti, non starei qua, me ne sarei già andato. Non sono proprio il tipo che sta in paradiso a dispetto dei santi. Io sono fermamente convinto tutt’ora che ci salviamo. E la partita di domani, nonostante sia un testacoda con 37 punti di distacco, è una partita che io mi voglio giocare. Dobbiamo cercare di fare punti con tutti”.

Per il mister la cosa più importante è non sentirsi già spacciati. “La cosa fondamentale secondo me è non sentirsi dei perdenti. Io non mi sento vittima sacrificale. Nessuno dice che siamo fortunati perché un giocatore che non gioca da un anno si spacca il crociato dopo 20 minuti non posso dire che sia una fortuna, se Candido appena ha recuperato ha un nuovo problema non posso dire che sia fortunato, ma non puoi crearti questi alibi qua. Se continui con l’aria di chi dice: “e ma va così” è chiaro che non ti tiri fuori, questo è il pericolo. Il pericolo è di cadere in questa cosa, questo bisogna evitare perché non è vero, basta un episodio per cambiare una stagione, ma questo episodio devi volerlo con forza, non puoi aspettarlo perché magari arriva troppo tardi, sei tu che devi cercare di farlo succedere, questa è la difficoltà maggiore in questo momento”.

Sulle pessime condizioni del terreno di gioco del “Neri”. “Se stiamo qui a pensare al campo, a crearci degli alibi…”.

Si è chiesto se schierare Agnello su un campo come quello di Bolzano non fosse troppo rischioso per un giocatore che non giocava da un anno? “Considerata la struttura del giocatore e la mia discreta esperienza in infortuni di questo tipo io penso sia stata una tragica fatalità, considerando il fatto che il movimento che ha fatto è stato strano, ha piantato il piede. Tu dici, forse era il caso di non farlo giocare lì? È una critica che mi sono fatto anch’io e non ho una risposta precisa sinceramente. Ma per lui, non per la squadra. Il pensiero va a lui soprattutto”.

Confermata la difesa a tre. “Per ora non penso di cambiare modulo, sto aspettando di completare la squadra. Considera che Gerardi è squalificato, quindi non saprei proprio cosa cambiare. Non è che cambio idea e strategie perché ho perso a Imola. Non avrei avuto neanche il tempo in questa settimana di cambiare qualcosa. Ho cambiato qualcosina non nel modulo in sé, ma in alcune situazioni. La difesa a quattro resta un’ipotesi concreta, è una cosa su cui pensiamo di lavorare più intensamente dalla prossima settimana, però domani partiamo con la difesa a tre. Anche a Imola abbiamo preso due tiri e un gol. La nostra percentuale di gol presi rispetto alle occasioni degli avversari resta altissima. Quando sei messo così spesso ti capita di prendere gol che definisci imbarazzanti, purtroppo è così. Non è solo questione di difesa a tre o a quattro, ma anche dei centrocampisti, bisogna vedere se hai i centrocampisti adatti per giocare a due o a tre”.

Cambio tra i pali: domani farà il suo esordio il portiere under Meli. In dubbio capitan Ferrani. “Meli debutta. Ferrani è tutta la settimana che si porta dietro questo fastidio, è una valutazione che faremo domani. Non abbiamo voluto rischiare, lo abbiamo tenuto fermo. Poi c’è Gerardi squalificato e Candido che è ancora fermo”.

I nuovi possono essere trainanti? “Devono essere trainanti. Li abbiamo presi per questo. Sono sicuro di avere una risposta da loro sotto questo aspetto”.

Ci sarà qualche altro movimento di mercato? “Il direttore sportivo è in giro per il mondo. Per esperienza gli ultimi 4-5 giorni di mercato sono devastanti, non so cosa possa succedere. Purtroppo siamo dovuti intervenire anche per l’infortunio di Agnello, che è stato l’acquisto su cui siamo andati con più determinazione. Qualcosa in entrata ci sarà sicuramente, poi il resto non so”.

Stamattina il presidente Giorgio Grassi ha fatto visita alla squadra. “Il presidente è venuto a parlare alla squadra e ci ha fatto piacere. Il presidente è una persona molto educata, quindi esprime concetti chiari, non è difficile capire quello che dice”.

Le altre squadre del girone come si sono mosse sul mercato? “La positività o negatività di alcune operazioni che sono state fatte la vedremo a medio termine, adesso non è semplicissimo. La sensazione è che tutti i movimenti importanti siano avvenuti in questo girone, come al solito, e questo ti da la sensazione di quello che è il resto. E che tutti abbiamo lavorato con qualità, ma questo lo abbiamo fatto anche noi, non sono quindi preoccupato. In una condizione normale cambiare tanti giocatori come abbiamo fatto noi non si fa. Penso siamo la squadra che ha cambiato di più in assoluto. Ma abbiamo dovuto prendere questa strada”.

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