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Verso le regionali

Renzi (FdI): case popolari prima ai riminesi con anzianità residenza

In foto: Gioenzo Renzi
Gioenzo Renzi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 10 gen 2020 17:12
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Le case popolari devono andare prima ai riminesi e in base alla loro anzianità di residenza. A dirlo è il candidato al consiglio regionale di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi che snocciola i numeri. 1.730 domande nella graduatoria per alloggi Erp (affitto medio 136 euro) e 378 in quella a canone calmierato (affitto medio 331 euro). Tra i primi 100 posti della prima graduatoria ci sono il 40% di richiedenti stranieri che arrivano al 50% nella seconda. Per contro dei 154 alloggi Erp assegnati negli ultimi tre anni 39 sono andati a stranieri, 18 su 45 per quelli a canone calmierato.  “Dinnanzi ai suddetti dati – scrive Renzi – è evidente che i “penalizzati” sono i riminesi che da tempo vivono e lavorano nel nostro Comune, pagano le tasse, contribuiscono allo sviluppo del territorio e anche al patrimonio immobiliare dell’edilizia residenziale pubblica. Per questo continuo a chiedere nelle graduatorie il riconoscimento dell’anzianità di residenza dei richiedenti, tramite l’attribuzione di un punteggio per i giorni di residenza, per salvaguardare i residenti da lungo periodo sul terrritorio comunale. Il riconoscimento dell’anzianità di residenza significa salvaguardare “un dato culturale “, il senso di appartenenza alla nostra Comunità, alla nostra città, alla vita vissuta in questo luogo, mentre la permanenza in graduatoria esprime solo un bisogno temporale, una richiesta“.
Renzi ricorda invece che la Regione Emilia Romagna nel 2015 ha previsto solo la condizione della “ residenza anagrafica o attività lavorativa nel territorio regionale da almeno 3 anni” per inoltrare le domande degli alloggi ERP, senza alcun riconoscimento nelle graduatorie della anzianità di residenza.
D’altra parte – conclude l’esponente di FdI – va sottolineato che dinnanzi all’emergenza abitativa, la Regione oltre a non tutelare i residenti da lungo periodo rispetto a coloro appena arrivati, non ha neanche destinato risorse per un programma di realizzazione di alloggi pubblici per il presente e il futuro delle nostre Comunità”.