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Riccione

Bilancio. Santi: pugno duro coi furbi, mano tesa a famiglie. Tosi: nel 2022 il porto

In foto: l'assessore al Bilancio Luigi Santi
l'assessore al Bilancio Luigi Santi
di Redazione   
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dom 22 dic 2019 10:21 ~ ultimo agg. 10:46
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Dopo l’approvazione del bilancio 2020 nella seduta di consiglio comunale dello scorso giovedì (vedi notizia), interviene l‘assessore al bilancio del comune di Riccione Luigi Santi per rimarcare alcuni aspetti del documento. “La pressione fiscale rimane invariata – spiega – anzi in questi due anni e mezzo l’abbiamo anche diminuita”. “Siamo un Comune particolarmente virtuoso – prosegue l’assessore – perché a fronte di una pressione fiscale bassa, con tasse che non aumentano per il prossimo anno, lasciamo elevatissimo il livello dei servizi. A Riccione c’è finalmente la consapevolezza che le tasse vanno pagate e ciò è immediatamente visibile sia nei dati di Bilancio, che confermano questo trend, sia nella possibilità che oggi c’è di destinare risorse a favore delle famiglie che hanno bisogno di una mano. Un’Amministrazione che non fa sconti ai furbetti delle tasse è quindi un’Amministrazione che riesce ad aiutare chi è in difficoltà. Un esempio è sicuramente il “Fondo Tari” che ha già aiutato oltre 500 famiglie riccionesi”.

Alcuni dettagli sul documento di bilancio

Il Bilancio di previsione 2020 conta oltre 211 milioni di euro di flussi finanziari in entrata e in uscita. Il debito resta al di sotto del 2% e nel 2021 scende all’1,98%.

Le entrate tributarie sono di 42 milioni di euro.

Nel 2020, non vi saranno né un aumento della leva fiscale, né l’applicazione del tasso di inflazione programmato pari allo 0.8 per cento annuo, quale possibilità prevista nel Def dello Stato. Continua invece la politica di recupero dell’evasione fiscale. Nel 2019, l’incasso della Tari è stato di 14 milioni e 860.389 euro chiudendo così con 2 milioni e mezzo di euro in più incassati dal Comune rispetto al 2018. Per il 2020 si prevede analogo andamento col segno positivo.

Gli oneri di urbanizzazione nel 2019 sono stati di 3 milioni e 800 mila euro (due milioni in più rispetto all’anno precedente). Per il 2020 la previsione sui medesimi livelli è ampiamente supportata.

Tassa di soggiorno nel 2019 è stata di 4 milioni e 300 mila euro di cui 2 milioni saranno destinati al comparto turistico per eventi e promozioni e due milioni e 300 mila alla riqualificazione dei quartieri come da piano Triennale dei lavori pubblici.

Sul fronte degli investimenti, a fronte di tasse che non aumentano e con un’addizionale comunale Irpef che anche nel 2020 a Riccione, unico Comune in tutta la provincia, non si pagherà, saranno finanziati sia i settori del sociale, dei Lavori pubblici come previsto dal Piano Triennale, e verranno assunti 17 nuovi dipendenti.

Per il comparto sociale che vede spese di 7 milioni annui, per il 2020 sono stati stanziati, 161 mila euro in più per il sostegno educativo nelle scuole materne, elementari e medie. Aumenta l’integrazione del Comune per quanto riguarda le rette per le strutture di accoglienza per anziani, aumenta (di 250 mila euro) anche il “Fondo Tari”, che già nel biennio 2018-2019 ha aiutato 560 famiglie a pagare la tassa sui rifiuti.

I commenti

E sono proprio le entrate tributarie il cavallo di battaglia dell’Amministrazione – ha dichiarato la Dirigente ai Servizi Finanziari, Dott.ssa Cinzia Farinelliin quanto grazie alle nuove procedure di recupero avviate nel corso del 2019 l’incassato TARI pari ad Euro 14.860.389 è ad oggi addirittura più elevato del ruolo ordinario (Euro 14.829.913). Tutto ciò ci consente ad esempio di non ribaltare gli insoluti sui cittadini onesti ed in regola con i versamenti”.

La città di Riccione è dei riccionesi e io li ringrazio tutti i giorni perché è grazie a loro che noi facciamo un ottimo Bilancio perché sono loro che ci permettono, in quanto ottimi pagatori, di poter dare delle priorità e su queste disegnare i bisogni della città”, ha dichiarato il sindaco di Riccione, Renata Tosi. “Nel 2022 Riccione compirà 100 anni – ha ricordato – e potrebbe essere l’anno in cui l’opera che stiamo rincorrendo da sempre potrebbe vedere la luce”, ossia il rifacimento del Porto – canale con la creazione di una grande piazza cittadina.

Oggi c’è una rinnovata voglia di investire a Riccione, grazie agli sforzi compiuti insieme”. “La voglia di investire a Riccione da parte di imprenditori privati l’abbiamo ri-catturata grazie al fatto che sentono l’amministrazione vicina, che ha una visione e che insieme a loro investe. E grazie all’imprenditoria possiamo avere una città che ha voglia di investire ed ecco spiegato l’acceleratore su masterplan importanti come il Porto e viale Ceccarini che devono però andare di pari passo alla riqualificazione dei quartieri, con più sicurezza, più illuminazione e verde più giovane”.