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Critiche alla manovra

I sindacati: la politica non dimentichi i pescatori

In foto: repertorio
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di Redazione   
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sab 9 nov 2019 18:42 ~ ultimo agg. 18:45
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E’ fortemente critico il commento dei sindacati romagnoli Fai Cisl -Flai Cgil -Uila Pesca sui contenuti della manovra finanziaria 2020 presentata dal governo.

“La pesca è al collasso – scrivono in una nota congiunta – anche a seguito di normative europee sempre più orientate a ridurre le giornate di lavoro, già diminuite a causa del maltempo, ma l’Italia dimentica i suoi figli naturali: i pescatori. È incomprensibile come un paese con 8.000 km di coste e tante marinerie, da Nord a Sud, cresciute grazie alla forza di prodotti ittici unici che garantiscono l’eccellenza del Made in Italy, sia incapace di tutelare e promuovere questo patrimonio sociale, economico e culturale”.

“Abbiamo apprezzato l’impegno della Ministra Bellanova per stabilizzare il reddito dei pescatori nei periodi di non lavoro, così come l’aver recuperato i ritardi sul pagamento dell’indennità di fermo 2019 (risorse stanziate con legge di bilancio precedente che già avevamo denunciato come insufficienti) ma, al momento, in questa manovra finanziaria di misure sociali per il 2020 non ce n’è traccia”, proseguono Fai- Flai-Uila Pesca per poi aggiungere: “Non solo la cassa integrazione, oggi prevista per i lavoratori agricoli, non viene estesa alla pesca, come da anni il Sindacato chiede ma, addirittura, scompare per il 2020 l’unico strumento che garantiva l’indennità per il fermo obbligatorio, rimanendo solo risorse irrisorie per quello non obbligatorio”. “Il mix tra azzeramento delle misure sociali e incremento degli oneri sociali per le imprese ittiche insieme alla riduzione delle giornate di pesca” insistono i tre sindacati del settore pesca “si traduce in un colpo letale per i pescatori, sulle cui spalle ricade esclusivamente la responsabilità di tutelare la sostenibilità ambientale. I pescatori devono combattere ogni giorno contro il 75% di prodotto ittico importato”.