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caos al borgo san giuliano

Tentano di rapinare un commerciante, poi fuggono e rubano cibo al Conad

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 29 ott 2019 13:51
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Prima hanno tentato di rapinare un negoziante minacciandolo con una bottiglia di vetro, poi sono scappati e sono entrati dentro ad un supermercato rubando generi alimentari dagli scaffalli. Tre giovani di 24, 25 e 26 anni hanno seminato il caos ieri sera al Borgo San Giuliano, a Rimini. Erano le 19.45 quando il titolare del negozio Rimini Bici, in viale Tiberio, ha notato tre giovani che stavano cercando di rubare una bici elettrica del valore di 2.700 euro esposta all’esterno del negozio. Un 24enne riminese di origine magrebina, in particolare, stava forzando il lucchetto. Il negoziante è scattato fuori dal negozio intimando ai giovani di andarsene, ma per tutta risposta uno di loro, un 25enne rumeno, ha afferrato un bottiglia di vetro con la quale ha minacciato di morte l’uomo.

Vistisi scoperti, i tre giovani sono fuggiti e dopo pochi metri sono entrati al Conad Tiberio. Nel frattempo il negoziante ha dato l’allarme alla polizia. In viale Tibero si sono precipitate due volanti che, avendo ricevute un’accurata descrizione dei tre rapinatori, li hanno individuati mentre uscivano dal Conad inseguiti da un dipendente. Gli agenti li hanno bloccati e trovati in possesso di alcuni pacchi di wurstel, uno nei quali nascosto negli slip del 24enne riminese, di un paio di scatolette di tonno e di una confezione di piadina. Due di loro si sono subito arresi, il terzo invece, un rumeno di 26 anni, ha minacciato gli agenti rifiutandosi di seguirli in questura. Mentre veniva invitato a salire sulla volante, li ha insultati e scalciati a più riprese.

Il tre malviventi, che al momento si trovano in carcere, sono stati fermati con l’accusa di tentata rapina impropria aggravata in concorso ai danni del negoziante e arrestati in flagranza per furto aggravato in concorso al Conad. Al 26enne rumeno sono stati contestati anche i reati di resistenza, minaccia e violenza a pubblico ufficiale.