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No al lavoro il 1 novembre

Commercio festivo. Sindacati invitano a astensione dal lavoro

In foto: repertorio
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di Redazione   
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gio 31 ott 2019 17:22 ~ ultimo agg. 17:42
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Tornano a far discutere le aperture festivi degli esercizi commerciali. Per il primo novembre, festa di tutti i Santi, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS-UIL dei territorio di Rimini invitano i lavoratori del commercio privato e cooperativo e gli addetti di tutte le attività svolte all’interno dei centri commerciali ad astenersi dal lavoro festivo.

“Dopo la propaganda da parte dei Governi e le promesse di intervento legislativo, tenendo conto che ci sono oggi, depositate in commissione, diverse proposte di legge sulla materia, CGIL CISL e UIL hanno più volte avanzato proposte di modifica alla attuale deregolamentazione del commercio derivante dal decreto Salva Italia, coinvolgendo le istituzioni e promuovendo iniziative, mobilitazioni e campagne di comunicazione in occasione delle festività”, le organizzazioni sindacali chiedono: “di porre un limite alle aperture incontrollate che in questi anni hanno stravolto il settore e la vita delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende del commercio; di escludere la possibilità di aprire in occasione delle festività nazionali, restituendo a questi giorni il valore civile e religioso che è patrimonio della nostra storia e della nostra cultura; di restituire agli Enti locali congiuntamente alle parti sociali la prerogativa di definire la regolamentazione delle aperture territoriali”.

E ancora “di riconsegnare agli Enti locali anche la prerogativa di determinare quali e quanti nuovi insediamenti commerciali è possibile avviare, infatti questi anni di liberalizzazioni indiscriminate hanno inevitabilmente contribuito ad aumentare i metri quadri di area vendita generando una concorrenza selvaggia i cui costi si stanno scaricando sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro”.

Ai lavoratori, le organizzazioni ricordano che “sulla base delle norme contrattuali vigenti, e alla luce delle recenti sentenze della Cassazione potranno rifiutarsi di effettuare prestazioni lavorative in tutte le festività, senza perdere la retribuzione e incorrere in alcuna sanzione”.