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Al museo

La battaglia di Rimini. Un convegno per ricordare

In foto: il convegno
il convegno
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 26 set 2019 08:28
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Nell’ambito del XVIII Raduno della Linea Gialla domenica scorsa si è tenuto al Museo della città di Rimini si è svolto un convegno promosso da Automobile Club Storico Sammarinese, Automobile Club San Marino, ARIES (Associazione Ricerche Iconografiche e Storiche) e Societa’ Piemontese Automobili (Spa), su La Battaglia di Rimini (la definizione è del compianto illustre concittadino Prof. Amedeo Montemaggi); battaglia aspramente combattuta nel nostro territorio proprio nelle ultime settimane del settembre 1944, allorché le preponderanti forze britanniche (al comando del Generale Alexander) si apprestavano a dilagare nella pianura padana dopo aver aperto un inarrestabile varco nella principale linea di difesa tenuta dalle truppe germaniche (al comando del Gen. Kesselring) generalmente nota come “Linea Gotica”,

La “Gotica” era una delle ultime linee difensive che, tagliando trasversalmente il territorio peninsulare e pur caratterizzate alla notevole inferiorità di uomini e mezzi di cui potevano disporre i tedeschi rispetto alle truppe alleate, avevano il compito e lo scopo di arginare almeno temporaneamente l’avanzata dell’VIII Armata,, applicando la tattica della “ritirata combattuta”.

La battaglia annovera dati impressionanti e fu una delle più dure della seconda guerra mondiale e certo la più grande battaglia di mezzi fra quelle combattute in territorio italiano.

Alcuni dati, tratti da Amedeo Montemaggi, LINEA GOTICA 1944: “Soldati impiegati, 1.200.000 dei quali 900mila alleati, 300mila tedeschi ; migliaia di aerei cannoni e carri armati e contro Rimini, già massacrata da 92 incursioni aeree angloamericane, l’artiglieria alleata sparò 1.470.000 colpi di cannone (contro i 1.200.000 ad El Alamein e 500.000 a Cassino), senza contare i colpi dei grossi calibri delle navi e i colpi tedeschi, mentre gli aerei (sempre alleati) effettuarono 11.510 missioni di cui 486 nel solo 18 settembre. Le perdite parziali, fino al 21 settembre, ammontarono a oltre 80.000, compresi i civili. I mezzi corazzati danneggiati o distrutti furono 754”

Un pessimo e piovosissimo autunno ed un ulteriore stallo presso il Savio provocò poi il fermo dell’avanzata, tanto che le operazioni poterono esser riprese solo nel gennaio del 1945; sì che, complessivamente e pur in ripiegamento, si trattò sostanzialmente di un risultato più positivo per il generale Kesselring che non per l’avanzante generale Alexander.

Delle ragioni di natura geopolitica che si pongono alla base delle diverse strategie ed in particolare di quella “Important divergence” fra i comandi delle armate alleate, tale da provocare il rallentamento dell’offensiva che avrebbe potuto chiudere in una morsa, aggirandole, le truppe tedesche di stanza nell’Italia settentrionale ma che di fatto non si potè portare a conclusione, almeno nel corso dell’anno 1944 ; importante diversità di vedute e di obiettivi messa ampiamente in luce dagli studi del prof. Amedeo Montemaggi, culminati nel citato fondamentale testo sul tema: LINEA GOTICA 1944, hanno parlato due storici riminesi di straordinaria competenza e grande capacità espositiva:

il Prof. ANDREA MONTEMAGGI, Presidente del Centro di Documentazione Internazionale sulla Linea Gotica “Amedeo Montemaggi” e condirettore della rivista di arte e storia “Ariminum”, ha ampiamente approfondito il tema: LE STRATEGIE GEOPOLITICHE IN GIOCO, sottolineando le ragioni che il Prof. Amedeo Montemaggi (padre del relatore), all’esito di studi sessantennali, scoprì esser state alla base delle importanti divergenze di vedute fra i comandi americani e quelli britannici, ignorate o deliberatamente sottaciute ,fino ad allora, da tutta la dominante storiografia in materia.

Di seguito, il Prof. ANDREA SANTANGELO, storico militare e archeologo, collaboratore di Icaro TV, con singolare capacità di sintesi nonostante l’ampiezza dell’argomento, ha brillantemente illustrato i momenti di maggior rilevo nello svolgersi di quelle terribili settimane parlando sul tema LA BATTAGLIA DI RIMINI, ESERCITI CONTRO, QUADRO DELLE OPERAZIONI MILITARI.

L’ importante convegno, che ha riscosso grande interesse, si era aperto con l’intervento del Capitano Medico Dott. LUIGI PRIOLI, (già della Julia), in rappresentanza del Gruppo Alpini Cap. Aldo Iorio, che ha diffusamente illustrato la storia dell’Associazione Nazionale Alpini e le circostanze che hanno condotto il Gruppo ANA riminese, di relativamente recente costituzione e del quale fa parte, ad aggiudicarsi -pur se in competizione con altre città settentrionali ben agguerrite- il notevole risultato dell’organizzazione del raduno nazionale Alpini 2020 che si terrà infatti a Rimini il prossimo maggio, con la prevista festosa affluenza di centinaia di migliaia di Penne Nere.

Il Convegno si è poi di fatto emblematicamente concluso nella centrale Piazza Cavour dove, sotto gli occhi di molti cittadini e turisti incuriositi, stavano sostando numerosi mezzi militari d’epoca, presenti anche molti rievocatori convenuti da più parti d’Italia, nelle suggestive uniformi degli eserciti che hanno combattuto sui fronti della IIGM.