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I tempi si allungano

Covignano, lavori posticipati al 2020. Zilli chiede conto in consiglio

In foto: Filippo Zilli in una puntata di Fuori dall'Aula
Filippo Zilli in una  puntata di Fuori dall'Aula
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
ven 13 set 2019 13:48 ~ ultimo agg. 14 set 13:26
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C’è un apposito capitolo di spesa (da 1,6 milioni) con le risorse destinate agli interventi di riqualificazione sul colle di Covignano. Non ci saranno quindi dirottamenti. Lo ha assicurato l’assessore Roberta Frisoni in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere Filippo Zilli che chiedeva conto dei lavori che sarebbero dovuti partire a Covignano già nel 2019. Interventi attesi da tempo ma posticipati al 2020. “Sono in corso ancora dei rilievi – ha detto l’assessore – l’attività istruttoria ha preso più tempo del previsto. I lavori saranno comunque realizzati l’anno prossimo. Le risorse, derivanti dal piano di sviluppo aziendale di Galvanina, sono però destinati a Covignano e non scapperanno.

L’interrogazione di Filippo Zilli

Chiedo che fine abbiano fatto tutti quegli interventi ed investimenti riguardanti il Colle di Covignano che dovevano essere compiuti nell’anno 2019.
Ho già affrontato questo argomento praticamente un anno fa, parlando della pochissima attenzione che l’amministrazione ha dedicato e dedica al forese, e l’ho fatto prima durante l’aggiornamento del Documento Unico di Programmazione 2019-2021 (nel cui seduta però non ottenni risposta), e poi con un’interrogazione a Gennaio 2019.
In tale interrogazione chiedevo conto dei lavori e degli interventi approvati dal Consiglio contestualmente alla variante Galvanina, dalla quale si è ricevuto 1,6 mln di euro tra il contributo straordinario e gli oneri di urbanizzazione, da utilizzare proprio per i lavori di riqualificazione del colle.
Bene, l’anno 2019 non è ancora terminato ma sta trascorrendo, e dei lavori non vi è alcuna traccia, se non che, le opere sono state inserite all’interno del DUP 2020-2022, pubblicato di recente e che approveremo tra non molto, e voglio elencarle:
– sistemazione della viabilità e potenziamento delle vie. Parliamo dell’allargamento della strada San Lorenzo Monte, dalla via delle Fonti alla strada provinciale Santa Cristina. Un intervento
che porrebbe fine al problema del passaggio dei mezzi pesanti diretti o provenienti dalla Galvanina. Il costo ammonta a 700.000 euro già finanziati e incassati grazie al contributo straordinario. Un intervento che doveva essere compiuto nel 2019 e che ora troviamo
programmato per il 2021.
– realizzazione della pista ciclabile su via Covignano dalla statale 16 all’istituto Marvelli. Altro intervento molto importante per un costo totale di € 250.000 anch’esso già finanziato grazie al contributo straordinario della Galvanina, e che ha visto anche la disponibilità di
diversi privati a cedere parte della loro proprietà gratuitamente per permetterne la realizzazione. Un intervento che doveva essere fatto nel 2019 e che ora troviamo programmato per il 2021,
– Ristrutturazione e sistemazione scarpata in via Covignano. Qui invece parliamo di un buco nero la cui sistemazione è stata approvata con la Delibera di Giunta n. 365 del 2007. Un intervento
approvato 12 anni fa per una spesa totale di € 150.000 e mai compiuto. Oramai non regge più la scusa dei problemi giudiziari legati alla proprietà del paradiso, perché ora un proprietario c’è e se vi serve vi do io nome e cognome. Anche qui purtroppo devo sottolineare che l’intervento è stato nuovamente prorogato, indovinate un po’, al 2021.
Il 2019 doveva essere l’anno della svolta, un anno che avrebbe dato luce ad investimenti pubblici e privati molto importanti, ma che alla fine di tutto quanto era previsto l’unica cosa fatta è stato il dipingere i muri di sostegno della vecchia autostrada, sul quale non voglio esprimermi perché risulterei un po’ sgradevole nel giudizio.
A tutto questo poi posso aggiungere i tantissimi problemi sorti in questi anni, a partire dal parcheggio ex Assassino, e l’assessore Sadegholvaad sa benissimo di cosa sto parlando. Questa estate siamo stati invasi più e più volte da carovane nomadi, l’ultima arrivata ieri (11 settembre) ed attualmente accampata. Posso parlarvi dei problemi stradali, che non si limitano alla via San Lorenzo ma proseguono ben oltre, i problemi di scarsa illuminazione, dell’abbandono dei rifiuti, della sicurezza,
il problema dei cacciatori…
Ma i VERI problemi derivano dalla mancanza di una programmazione territoriale. Covignano e l’intero forese hanno necessita di un Piano Strategico dei Colli riminesi. Avete fatto il centro storico, state facendo il lungomare, è ora di metter mano ai colli.
Non vi state accorgendo che Covignano, dall’essere una zona naturale e abitativa d’eccellenza, sta diventando terra di nessuno. Oramai non si contano più le case e le ville in vendita. I palazzi
abbandonati. E questo vostro essere miopi lo si intravede anche dalle scelte di variante del RUE che state adottando, che non saranno assolutamente sufficienti per dare il giusto rilancio.
C’è bisogno di rendere la zona attrattiva, anche con piccoli interventi, ma che siano di qualità:
− come lo spostamento della fontana di Ridracoli e il famoso mosaico che l’Accademia delle Belle Arti di Ravenna nel 2018 si era impegnata a realizzare; come la riscoperta dei sentieri,
delle grotte della guerra, dei percorsi storici e naturali, come la realizzazione di un nuovo piazzale per l’abbazia di Scolca con i suoi 600 anni di storia, o la chiesa di San Lorenzo che è una chiesa Bizantina risalente a 1500 anni fa, il Museo Degli Sguardi SEMPRE CHIUSO, il Santuario delle Grazie, o più semplicemente la creazione di parchi pubblici, sgambatoi, zone dove le persone possano socializzare ed incontrarsi…
CHIEDO
– Il motivo di questi continui rinvii di anno in anno per opere, che voglio ricordarlo, sono già finanziate e di cui avete già incassato i soldi.
– Chiedo di ripensare a queste proroghe ed eseguirle nel 2020;
– chiedo all’assessore Sadegholvaad che le informazioni uscite oggi sui giornali, e che parlano di investimenti pari a 6 mln per i territori a monte della statale, non siano solo spot elettorali o semplici interventi di sistemazioni stradali, ma che seguano un preciso progetto di rilancio dell’intero forese e che facciano parte di un Piano Strategico dei Colli riminesi, prima che sia troppo tardi.