"L'enigma come fatto nella traiettoria umana". Intitolato il monumento a don Giussani
In tanti questa mattina si sono ritrovati davanti al palacongressi di Rimini per l‘inaugurazione ufficiale del monumento dedicato a don Luigi Giussani sulla rotatoria che dal 2013, su iniziativa di cinque sindaci riminesi, è intitolata al fondatore di Comunione e Liberazione. Presenti anche le autorità civili e religiose locali. A intervenire sono stati Marco Ferrini, in rappresentanza dei commissionari dell’opera; Davide Prosperi, vicepresidente della Fraternità di CL; il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il vescovo Francesco Lambiasi che ha benedetto l’opera e i presenti. La cerimonia si è svolta in concomitanza con la quarantesima edizione del Meeting per l’Amicizia tra I popoli di Rimini, evento che nacque proprio nei padiglioni della vecchia fiera di Rimini da un’intuizione di don Giussani.
“L’enigma come fatto nella traiettoria umana” è il titolo del monumento. Il basamento e la parete di circa due metri di altezza sono in antiche pietre d’Istria, materiale di recupero da lavori di scavo e di proprietà comunale. Sui due lati sono stati apposti gli elementi dello schema grafico in acciaio cor-ten: una freccia orizzontale, una grande X in alto con quattro frecce che salgono e una che scende: la riproduzione dell’ausilio grafico con cui don Giussani spiegava ai ragazzi delle scuole medie superiori e agli studenti universitari il mistero dell’Incarnazione.
L’opera è stata commissionata da Marco Ferrini, Antonio Smurro e Sergio De Sio, sostenuta dalla società civile e progettata dall’architetto Marco Benedettini. Il progetto è stato autorizzato dalla Soprintendenza alle Belle Arti di Ravenna. Il gruppo dei promotori si é fatto carico di tutti gli oneri della realizzazione. Il manufatto è stato donato al Comune di Rimini.