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benessere dei lavoratori

La pausa caffè, secondo La Formica

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 12 lug 2019 15:34 ~ ultimo agg. 15 lug 15:26
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Si allarga, con una sala dedicata solo ai lavoratori, lo spazio dove tutti i giorni avviane il cambio turno e la consegna delle mansioni. Una nuova sala, ricavata togliendo diversi metri quadrati dal magazzino confinante, nella quale si potrà passare del tempo in relax, prendendo il caffè, mangiando qualcosa, oppure semplicemente scambiando chiacchiere tra colleghi, in attesa di iniziare il proprio turno, oppure a conclusione dello stesso.

Quando si parla di benessere lavorativo, sono tante le strategie necessarie che si possono mettere in campo per elevare il coinvolgimento e la motivazione dei lavoratori. Con questo allargamento degli spazi di lavoro, la direzione ha voluto pensare a chi, tutti i giorni, porta avanti con determinazione, il prezioso lavoro della cooperativa, concedendogli semplicemente la possibilità di stare meglio e lavorare con più comodità.

In realtà dietro a queste decisioni c’è di più. Non si tratta infatti di una semplice modifica strutturale nei luoghi di lavoro ma di una strategia più vasta, inserita in un percorso di welfare aziendale, che in cooperativa è iniziato già da qualche tempo. L’idea di fondo si basa sulla convinzione che il benessere dei lavoratori sia un valore per la cooperativa. Questa è una tappa di un percorso ben più ampio e strutturato che ha portato recentemente in cooperativa anche l’ingresso di una nuova figura professionale.

Stiamo parlando della dott.ssa Giulia Bertozzi, Psicologa Aziendale assunta da qualche mese, per offrire un supporto psicologico ai lavoratori. Una funzione di sostegno alla persona, per rispondere ai problemi personali ed alle necessità specifiche che partono dai bisogni legati al lavoro, ma che si possono estendere, se richiesto, anche alla vita privata. Qualora il lavoratore lo volesse infatti, la cooperativa ha deciso di dedicargli uno spazio tutto suo in cui poter essere ascoltato, capito e sostenuto. Un ambito di assistenza psicologica, a carico dell’azienda, per promuovere in maniera specifica il benessere lavorativo.

Un servizio che ha già avuto un riscontro molto positivo. Anche se la figura dello psicologo non è ancora una prassi consolidata nei luoghi di lavoro, in Formica sono già tanti i lavoratori che ne hanno fatto richiesta, perché hanno capito che è un servizio utile, non solo per il lavoro che svolgono ma anche per la loro vita in generale.

La Psicologa Giulia Bertozzi si occupa inoltre dell’assistenza ai percorsi d’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati ai sensi della L.381/91, ma è anche ha disposizione di tutti i lavoratori.

“Sentendo anche molti lavoratori – sottolinea Giulia Bertozzi, Psicologa Aziendale – è emersa la mancanza di quel senso di unità, determinata anche dalla tipologia delle mansioni svolte, prevalentemente alla guida di un veicolo ed in assenza di compagnia. Il senso di squadra può essere però favoriro anche nel vivere uno spazio comune. L’obiettivo di questa nuova sala è proprio quello di aumentare la condivisione da parte di tutti i lavoratori nello stare insieme e nel condividere tra di loro tutte le varie esperienze, che siano familiari, personali o che riguardano il lavoro. Puntiamo alla crescita delle relazioni personali, in modo che oltre ad essere lavoratori all’interno della cooperativa, possano essere anche amici fuori dagli orari di lavoro”.

“Questa iniziativa per noi è una cosa ottima – ribadisce Enrico Volponi, socio lavoratore attivo nel settore dell’igiene ambientale ed ex componente del CdA – Come sempre La Formica si pone nel migliore dei modi con i suoi soci e suoi dipendenti. Questo spazio per noi è molto importante perché ci permette di rilassarci un po’, aspettando il nostro turno, parlare tra di noi, mangiare o prendere un caffè insieme. Oppure assistere i ragazzi neo assunti che iniziano il turno di lavoro sempre con un po’ di ansia da prestazione. Dargli delle dritte in modo che possano iniziare nel migliore dei modi e quindi andare incontro a meno inconvenienti. Sono contento di queste scelte che vanno nella stessa direzione della nostra mission sociale, che vede le persone coinvolte con un ruolo centrale nella vita della cooperativa”.