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giovedì 20 giugno

Perché andare alla giornata del rifugiato

In foto: repertorio
repertorio
di Stefano Rossini   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
gio 20 giu 2019 11:03 ~ ultimo agg. 21 giu 10:00
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Questa sera dalle 18 Rimini celebra la giornata del rifugiato.

Si comincia con un momento di riflessione, con lo sbarco simulato di alcuni profughi, e poi si parte con la musica. Gran bella musica, sul porto canale di Rimini. Perché al momento dell’incontro, non sempre facile, segue quello della festa e dell’accoglienza.

Sarebbe un peccato mancare a questo appuntamento. Sia perché, c’è da scommettere, che si ballerà e si passerà una bella serata, ma anche per un altro motivo.

Che è poi lo stesso motivo per cui si dovrebbe andare alla parata del gay pride anche se non si è gay,

che è poi lo stesso motivo per cui si dovrebbe andare alle manifestazioni per la parità di genere anche se non si è una donna,

che è poi lo stesso motivo per cui si dovrebbe andare alle fiaccolate per le vittime di discriminazioni razziali, anche se si ha la pelle candida e chiara e un accento del luogo.

Perché? Ho pensato a lungo se scrivere belle frasi retoriche sulla comunione e la società, ma alla fine, forse, lo si dovrebbe fare sì perché la società è di tutti, nessuno escluso, ma anche per un motivo egoistico: perché altrimenti alla fine, quando ognuno manifesterà per i propri singoli e inalienabili diritti, sarà da solo.