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Presentazione in seminario

Un Cristianesimo senza Cristo? Un libro per sondare le eresie

In foto: la locandina
la locandina
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 14 mag 2019 14:35
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Il pelagianesimo e lo gnosticismo, eresie antiche, ma anche profondamente contemporanee che minano la chiesa dal suo interno. A parlarne con forza negli ultimi anni Papa Francesco che più volte ha invitato i cristiani ad un vero discernimento sulla propria fede. Ora un libro “Un Cristianesimo senza Cristo?” di don Roberto Damiano Battaglia permette un percorso di approfondimento attraverso gli scritti del pontefice. Il libro, che ha la prefazione del vescovo di Modena-Nonantola Erio Castellucci,  sarà presentato domani alle 21 net teatro del seminario vescovile di Rimini. Insieme all’autore ci saranno il teologo Ezio Prato, il presidente dell’Azione Cattolica diocesana Manuel Mussoni e il direttore della Caritas Mario Galasso.

 

Scrive Castellucci nella prefazione “L’autore ha avuto il coraggio di entrare in una questione complessa, affrontando uno dei temi fondamentali – per non dire il fondamentale – del magistero di papa Francesco: “la carne di Cristo”. Lo ha fatto con una documentazione ampia, rimandando continuamente alle fonti e tracciando un filo conduttore lineare. Il volume è un’ottima e sicura guida che permette al lettore di orientarsi nella messe ormai abbondante dei discorsi, degli scritti e dei vari interventi pontifici“.

La presentazione del libro

A un anno dalla pubblicazione dell’Esortazione apostolica Gaudete et exsultate – nella quale il Papa dedica un intero capitolo ai «due nemici della santità», individuati nelle forme moderne di pelagianesimo e gnosticismo – e della Lettera Placuit Deo della Congregazione per la Dottrina della Fede – in cui è approfondito il contenuto teologico del frequente richiamo alle antiche eresie da parte dell’attuale magistero pontificio – l’opera intende cogliere le ragioni di questa sorprendente insistenza con cui Francesco descrive le tentazioni della Chiesa contemporanea.

Il tema, ampiamente proposto nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium – documento programmatico del pontificato – è ripreso dal Papa in varie e numerose occasioni, tra cui il Discorso al Convegno di Firenze, imprescindibile per la vita e la missione della Chiesa italiana.

Francesco, nel paragone con le eresie pelagiana e gnostica, riconosce in esse alcuni tratti comuni che rappresentano «pericoli perenni di fraintendimento della fede biblica», rilevabili in atteggiamenti pastorali il cui rilievo dottrinale si esprime in deviazioni che il Papa non esita a definire come espressioni di «un cristianesimo senza Cristo».

Il percorso di lettura proposto evidenzia l’invito di Francesco a superare ogni riduzione etica o dottrinale, riscoprendo la coincidenza del metodo e del contenuto dell’esperienza cristiana e ricentrando così la teologia e la pastorale nella «carne di Cristo».