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venerdì 26 aprile 2024
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L'addio del presidente

Cattolica Calcio, finisce l'era Visino. E ora cosa succederà?

In foto: Francesco Visino solleva la Coppa sotto la Curva
Francesco Visino solleva la Coppa sotto la Curva
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 13 mag 2019 14:28 ~ ultimo agg. 14 mag 15:22
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A Cattolica finisce l’era Francesco Visino. Il presidente lascerà la guida della società giallorossa, una scelta obbligata quanto sofferta, come spiega il diretto interessato.
“Io ed i dirigenti Mariani e Solfrini siamo stati avvisati dal curatore fallimentare che tra pochi giorni il nostro esercizio provvisorio volgerà al termine, quindi per la nostra società non ci sarà un domani – attacca Visino -. Per motivi di riservatezza non c’è stato detto nei dettagli quale sarà il futuro della società, ma immaginiamo possa passare in mano ad un altro gruppo imprenditoriale, del quale non possiamo ovviamente fare il nome, anche se tra chi segue da vicino le vicende del Cattolica le voci circolano già da qualche mese”.

Un addio a malincuore, non conseguenza della retrocessione in Promozione dopo la gara persa domenica sul campo del Corticella.
“Ci tengo a precisare che il mio addio non è dovuto all’esito sportivo di questa stagione, con il ritorno in Promozione dopo una stagione di Eccellenza. È già da tre mesi che sappiamo quale sarebbe stato l’epilogo, ma per non destabilizzare l’ambiente in una fase delicatissima dell’annata abbiamo preferito non comunicarlo fino alla chiusura della stagione, che abbiamo portato a termine con tutto l’impegno possibile pur sapendo che alla fine saremmo rimasti con un pugno di mosche in mano”.

Ha avuto contatti con il nuovo gruppo imprenditoriale che gestirà il Cattolica Calcio?
“Siamo stati contattati da un rappresentante di questa nuova società, ma non si sono creati i presupposti per una collaborazione, anche perché in questo momento a Cattolica per le condizioni dello stadio ed i costi di utilizzo dell’impianto stesso è praticamente impossibile fare calcio. Inoltre i miei impegni di lavoro non mi avrebbero permesso di continuare a seguire la società con la dedizione di questi otto anni”.

Quali sono stati i momenti più belli e quali i più brutti di questi otto anni di presidenza?
“Di momenti belli nell’arco di questi otto anni ce ne sono stati tantissimi, i momenti più brutti sono invece più recenti: il fallimento della scorsa estate e la retrocessione maturata ieri. Sono due sensazioni che in vita mia non avevo mai provato”.

Come vede il futuro del Cattolica Calcio?
“Il futuro del Cattolica lo vedo nelle mani dei tifosi, che devono farsi sentire. Bisogna che la stampa ed i tifosi facciano di tutto per fare puntare i riflettori sulla situazione del Cattolica, spronando l’amministrazione comunale a trovare la quadratura del cerchio con questa nuova società per far sì che a Cattolica si possa fare un programma triennale o quinquennale e non ritrovarsi ogni estate a tentare salvataggi, come accaduto nel 2018. Io personalmente questa volta non potrò aiutarli: starò in disparte a guardare, ma tiferò per loro”.

Quale sarà il futuro di Francesco Visino?
“Il mio futuro è dedicato alla mia famiglia e al mio lavoro, che in questo periodo mi sta assorbendo molto. Ribadisco: non avrei comunque potuto continuare a seguire il Cattolica come avrei voluto. Per quanto riguarda il calcio, ho avuto una richiesta di collaborazione da parte di una società professionistica, che mi sta corteggiando da tempo. Ma anche in questo caso non riuscirei a dare un grande apporto visti gli impegni lavorativi. Per il momento non me la sento poi di buttarmi a capo fitto in una nuova avventura”.

È il momento dei ringraziamenti.
“Vorrei ringraziare innanzitutto tutti i ragazzi che hanno vestito la maglia della Giovane Cattolica dalla Terza Categoria all’Eccellenza e i miei dirigenti storici, che mi hanno accompagnato per otto anni: Andrea Giovannini, Alessando Ercole, Maurizio Franca e Valeriano Tarsi. Ed infine un grazie a Gianluca Mariani e ad Eros Solfrini, senza i quali quest’ultima stagione non sarebbe stata possibile”.

L’ultimo pensiero è per i tifosi giallorossi.
“Ai tifosi dico che sono dispiaciuto per l’epilogo della stagione perché mai e poi mai avrei pensato che saremmo retrocessi. Quando abbiamo allestito la squadra eravamo convinti di poter arrivare tra le prime cinque, ma è stata un’annata balorda sotto tutti i punti di vista. Il mio grazie più grande va a loro, che ci sono stati sempre vicini, anche nei momenti più difficili, dentro e fuori dal campo. Sono fantastici e unici! Li porterò per sempre nel mio cuore – e qui la voce del presidente della scalata dalla Terza Categoria all’Eccellenza si incrina per l’emozione -. Chi non ha vissuto Cattolica non può capire il clima magico che c’è”.