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Il prepartita

Vis Pesaro-Rimini, Mario Petrone: "Io ho una sola certezza: sei punti"

In foto: Mario Petrone alla vigilia della trasferta a Pesaro
Mario Petrone alla vigilia della trasferta a Pesaro
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
sab 27 apr 2019 12:50 ~ ultimo agg. 28 apr 16:47
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La prima delle due finali salvezza per il Rimini è al “Benelli” di Pesaro (calcio d’inizio domenica alle ore 18:30), tana di un “nemico” storico (a livello di tifo) dei biancorossi romagnoli: la Vis Pesaro. Le due squadre sono divise in classifica da tre punti: 40 per i marchigiani (reduci dalla sconfitta per 2-1 a Teramo), 37 per i ragazzi di Petrone (che nell’ultimo turno sono tornati alla vittoria, superando al “Neri” 3-1 la Sambenedettese).

All’andata finì 1-1, con il Rimini avanti al 7′ della ripresa grazie al rigore trasformato da Candido ed i pesaresi che agguantarono il pari al 91′ con Petrucci.

Ferrani e compagni non possono permettersi calcoli: devono cercare i tre punti per agganciare in classifica i rivali e superarli per gli scontri diretti favorevoli, dimenticando per una domenica (nell’ultimo viaggio di regular season) il rendimento esterno deficitario (per usare un eufemismo) di questa tormentata stagione. A incitarli ci sarà un buon numero di tifosi riminesi, che raggiungeranno la vicina Pesaro in pullman, auto e treno.

La vigilia del tecnico del Rimini, Mario Petrone.

Si parte da recuperati e indisponibili. “Mancano Marchetti, Arlotti e i lungodegenti Simoncelli e Danso – attacca Petrone -. Tutti gli altri li valutiamo domani mattina perché qualche acciaccato c’è: Brighi e qualcun altro. Venturini e Nava si sono allenati tutta la settimana, così come avevano fatto il differenziato la settimana scorsa, quindi sono pienamente arruolabili. Chi va in campo domani è al cento per cento. Massima fiducia nel gruppo e il gruppo ha la possibilità di dimostrare di valere la salvezza. La fortuna di giocare alle 18:30 ci dà la possibilità di valutare qualcuno domani mattina. Chi viene in panchina comunque una parte di gara la può fare”.

Torna a disposizione Alimi, che ha scontato il turno di squalifica. “Abbiamo Alimi in più che rientra dalla squalifica, quindi abbiamo qualche soluzione in più da giocarci a partita in corso”.

Sulla Vis Pesaro. “È una squadra che ha elementi importanti in categoria, ma questa è una partita particolare e noi dobbiamo avere l’atteggiamento avuto domenica scorsa con la Sambenedettese”.

Seguirà anche quanto accadrà sugli altri campi? “Dobbiamo guardare solo in casa nostra perché siamo penultimi e non possiamo pensare agli altri. Questa è una squadra che deve solo pensare a dare il massimo, non siamo nelle condizioni di ragionare. Io ho una sola certezza: sei punti. Se vinco due partite sono fuori dai discorsi retrocessione”.

Il Rimini, secondo Petrone, c’è. “Oggi quello che conta è l’atteggiamento con cui si va in campo. Domenica scorsa con la Sambenedettese sia chi ha giocato dall’inizio che chi è entrato ha dimostrato quello. A parte Giacomo Nava e gli infortunati in queste quattro partite hanno giocato tutti, chi quattro minuti come Viti chi tutte le partite. L’allenatore è legato a quello che vede durante la settimana”.

Partita fondamentale non solo perché è un derby sentito dalle due tifoserie. “Domani è una partita molto particolare, in cui i punti non sono importanti, di più. Per noi è un momento importantissimo: dobbiamo portare punti a casa perché dobbiamo portare punti alla classifica. Noi possiamo arrivare ultimi come possiamo salvarci diretti. Noi viviamo questa situazione di classifica. Chi pensa che dobbiamo fare i play out ha già la testa in D, non a fare i play out. Noi dobbiamo pensare a fare di tutto per vincere due partite perché non possiamo fare affidamento sugli altri. Per noi salvarci diretti è un’impresa e noi dobbiamo fare l’impresa perché la squadra ha la possibilità di fare l’impresa”.

Fare tesoro degli errori commessi durante la stagione. Questo il diktat del tecnico dei biancorossi. “La squadra deve fare tesoro di quello che è successo durante l’anno, anche in trasferta. Dobbiamo evitare eccessi di nervosismo, per esempio di lasciare la squadra in dieci. Domani è una partita di calcio vera, dove i punti sono di un’importanza unica, più di tutte le altre partite. Dobbiamo avere fame per portare punti a casa perché sono fondamentali per il nostro progetto”.

Difesa a tre o a quattro? “Non è una questione di difesa a tre o a quattro, ma di atteggiamento. Se difendi basso difendere a quattro o a tre è la stessa cosa, se invece vai in campo cercando di fare la partita e nella metà campo avversaria: noi abbiamo dimostrato sia con la difesa a quattro che con la difesa a tre di andare a fare la partita e di vedere la linea della difesa a metà campo. Io voglio vedere questo: una squadra che sa quello che deve fare in campo. Contro la Sambenedettese abbiamo avuto l’atteggiamento giusto. Avremmo meritato di vincere anche con Fano e Albinoleffe. Poi l’episodio, un po’ di paura col Fano, l’episodio negativo con l’Albinoleffe a 7 minuti dalla fine ci hanno impedito di vincere. Se giochi a tre o a quattro ma sulla linea della tua area hai più probabilità di prendere gol”.

Sul girone B. “Tra noi e la Sambenedettese ci sono sette punti e ci sono la bellezza di 12 squadre. In un girone difficile mi sento di dire che nulla è da buttare. Questo è il girone più competitivo. Oggi tutti hanno da perdere dalla Sambenedettese in giù. In questo girone secondo me vanno dieci squadre ai play off, ma io mi devo soffermare a guardare in casa mia. Noi abbiamo 37 punti e dobbiamo assolutamente portare punti a casa”.

LA 37a GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE C GIRONE B E LA CLASSIFICA

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