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E si pensa all'avamporto

Torna il nautofono al porto. Inaugurazione entro Pasqua

In foto: il nautofono infiocchettato (foto Newsrimini)
il nautofono infiocchettato (foto Newsrimini)
di Redazione   
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mer 3 apr 2019 11:40 ~ ultimo agg. 4 apr 11:55
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La Consulta degli Operatori del Porto di Rimini questa mattina ha ufficialmente consegnato il nautofono alla città di Rimini. L’auspicio di inaugurarlo entro Pasqua. Terminati nelle scorse settimane i lavori di cablaggio e allaccio elettrico, dopo il 10 aprile avranno inizio di lavori da parte di Anthea per la posa del palo di sostegno e del nautofono che sarà posizionato seguendo le prescrizioni dalla Marina Militare Comando Zona dei Fari e dei Segnalamenti Marittimi di Venezia che ha dato parere favorevole all’intervento di riattivazione.

Il nautofono era stato smontato sei anni fa, con il cambiamento delle norme non era più previsto ma il Comune, per il suo valore simbolico (quello economico è di 5.300 euro), ha affrontato un tortuoso percorso burocratico per riattivarlo.

L’intervista a Gianfranco Santolini:

Il presidente della Consulta Gianfranco Santolini, presidente anche del Club Nautico Rimini, commenta: “Siamo molto soddisfatti di questa operazione per la quale tutti i soci, della Consulta degli Operatori del Porto di Rimini, si sono volontariamente “autotassati” per donare il Nautofono alla Città ed alle future generazioni.” “Se non ci fosse stato il nostro intervento, con la piena collaborazione della Giunta Gnassi e della Capitaneria di Porto di Rimini, avremmo perso per sempre il “nostro Nautofono” che rappresenta, oltre ad uno strumento per la sicurezza della navigazione, un riferimento delle nostre tradizioni e della nostra cultura di Città di mare e per il mare. In realtà – spiega Santolini – l’apparecchiatura non si è mai mossa da Rimini, è sempre rimasta nel faro, custodita dal guardiano e farista, Vincenzo Colaci. L’abbiamo già provata ed è perfettamente funzionante”.

Adesso – prosegue – stiamo lavorando con il Comune per completare un’altra grande sfida e cioè il “Terzo ed ultimo stralcio dell’Avamporto”. Sono sicuro che, grazie all’attenzione che il Sindaco Gnassi ha dedicato e sta dedicando allo sviluppo della Città e del territorio, anche il terzo stralcio dell’avamporto, prima della chiusura di questo mandato, verrà completato, perché il Porto è “la porta naturale di accesso al Mediterraneo” e solo con il completamento dell’avamporto la nostra Città ed il nostro Territorio saranno pronti ad affrontare le sfide che il futuro ci potrà riservare.

Sull’Avamporto, un progetto da altri 400 metri, il sindaco ricorda che c’è già il progetto e un percorso avviato, che deve andare anche a intercettare complessi finanziamenti. Santolini lancia anche una sfida: alzare il ponte della Resistenza di un paio di metri per permettere un accesso di barche e traghetti fino all’invaso del Ponte di Tiberio, collegando così anche via mare il centro della città al porto.

Il Nautofono, apparecchio per segnalazioni acustiche, sarà collocato all’estremità del molo, seguendo le prescrizioni dalla Marina Militare, Comando Zona dei Fari e dei Segnalamenti Marittimi di Venezia, che ha dato parere favorevole all’intervento di riattivazione. Sarà installato su una struttura di sostegno (un palo zincato alto 4,8 metri) posizionata sulla nuova barriera frangiflutti, in corrispondenza dell’ingresso del Porto canale.