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Su Questura e circolare

Pecci (Lega) risponde a Gnassi: lui parla, noi facciamo

In foto: Marzio Pecci
Marzio Pecci
di Redazione   
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sab 20 apr 2019 15:54 ~ ultimo agg. 15:55
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Il capogruppo della Lega in Consiglio Comunale a Rimini Marzio Pecci risponde alle dichiarazioni del sindaco di Rimini Andrea Gnassi in merito alla circolare del ministro Salvini ma anche alle accuse di non avere condiviso, unica forza politica, l’ordine del giorno di Gioenzo Renzi che sollecitava una soluzione per la struttura di via Ugo Bassi. Parole, dice, di un “sindaco frustrato”.

“Il Sindaco di Rimini improvvisamente si rende conto che la sua maggioranza guida una città insicura: dalla stazione all’abusivismo commerciale.
Scopre il problema dell’edificio della Questura di via Ugo Bassi, dopo aver contribuito con la sua arroganza a favorire il fallimento della società, avendo omesso l’atto di acquisizione dell’immobile, che poi è così caduto nelle lunghe prassi fallimentari”.

“Ora la Lega, nel rispetto dei protocolli, in pochi mesi di governo, è riuscita dove il Sindaco ha fallito: la questura ha una sede e Rimini avrà più polizia.
L’astensione sull’odg di Renzi è solo motivata dal fatto che si tratta di un documento di valenza politica in un momento in cui il Sindaco “parla” e non “fa”.
La Lega, al contrario, parla poco e fa, perché ora è fortemente impegnata ad incontrare i cittadini per condividere insieme il futuro di una Rimini più bella e più sicura. Come si vede, la sicurezza, contrariamente a ciò che afferma il Sindaco (“la sicurezza non ha colore”) ha, invece, un colore preciso: quello blu della Lega di Salvini”.