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venerdì 26 aprile 2024
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calcio violento

Daspo per 30 ultrà riminesi dopo gli scontri a Teramo

In foto: Gli scontri tra ultras a Teramo
Gli scontri tra ultras a Teramo
di Lamberto Abbati   
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sab 6 apr 2019 16:31 ~ ultimo agg. 7 apr 18:00
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Sono stati notificati tra ieri e oggi i 30 provvedimenti firmati dal questore di Teramo nei confronti degli ultrà riminesi identificati dopo gli scontri del 9 febbraio scorso. Per sei dei 30 tifosi biancorossi il Daspo ha una durata di 5 anni con obbligo di presentazione in questura prima e dopo le gare del Rimini, mentre per gli altri 24 il divieto di accedere alle manifestazioni sportive è di un solo anno. 

L’episodio, come detto, risale allo scorso 9 febbraio, quando alle 17.45 una trentina di ultrà biancorossi decide di fermarsi prima del match al ristorante pizzeria Acquamarina di San Nicolò a Tordino, distante pochi chilometri dallo stadio “Gaetano Bonolis” di Teramo. Pochi minuti prima di ripartire in direzione stadio, i tifosi biancorossi sarebbero rimasti vittime di un agguato da parte di un gruppo di ultrà abruzzesi, avvertito – secondo il racconto di alcuni testimoni – da un’auto vista passare più volte davanti al locale. Così, nel giro di pochi minuti, si scatena una vera e propria guerriglia tra le due fazioni opposte, con tanto di lanci di sedie, tavoli e bottiglie di vetro. I due gruppi si fronteggiano anche a colpi di cinte e aste di bandiere. Il tutto dura pochi minuti, finché sul posto non interviene la polizia di Teramo.

Dalle perquisizioni a bordo dei tre minivan – rimasti danneggiati – su cui viaggiavano gli ultrà romagnoli (tutti dotati di regolare biglietto e supporter card), non furono ritrovati oggetti atti ad offendere (solo aste delle bandiere non conformi). L’attività di identificazione, svolta immediatamente del personale della Digos di Teramo, e con il supporto della Polizia Scientifica, grazie anche alle videoriprese delle telecamere di sorveglianza, aveva poi portato all’individuazione di 10 tifosi terami e 30 riminesi. Che oggi sono stati convocati in questura a Rimini per la notifica del provvedimento.