Un diamante non è per sempre. Società fallisce, "pietrificati" risparmi di una vita
Un diamante può non essere per sempre. Questo, parafrasando un noto spot, l’incipit della nota diffusa dalla Lega Consumatori di Rimini in riferimento alla sentenza con cui il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento della società brocker di pietre preziose Intermarket Diamond Business. Numerosi cittadini, anche riminesi – spiega l’associazione – hanno acquistato per un valore “gonfiato” rispetto al valore effettivo, diamanti dalla IDB che ha utilizzato gli istituti bancari per “piazzarli” sul mercato come beni rifugio. Condotte sanzionate dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) e poi censurate dagli acquirenti stessi che si sono rivolti alle associazioni dei consumatori per cercare di ottenere la risoluzione dei contratti con restituzione dei soldi corrisposti. Ma, purtroppo, è arrivata l’ennesima beffa: le pietre lasciate in deposito presso la IDB con la sentenza di fallimento restano infatti bloccate, almeno per ora, nell’azienda. Molti non hanno mai visto le pietre nelle quali hanno investito i risparmi di una vita. Tra i casi gestiti dalla Lega Consumatori, c’è anche chi ha investito più di 100mila euro. “È necessario agire velocemente – avverte l’avv. Emanuele Magnani, presidente dell’associazione riminese –. La restituzione dei diamanti deve essere richiesta espressamente al curatore del fallimento per non perdere il proprio diritto”.
I consumatori danneggiati possono rivolgersi anche allo sportello della Lega Consumatori per avere le informazioni sulla corretta procedura da seguire telefonando allo 0541/784193 o scrivendo a info@legaconsumatoririmini.it