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Santarcangelo, la corsa è partita

Samorani si presenta con Serena Grandi testimonial

In foto: Samorani e la Grandi
Samorani e la Grandi
di Redazione   
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sab 9 feb 2019 17:12 ~ ultimo agg. 17:48
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Questa mattina presso la sala conferenze dell’Hotel Della Porta di Santarcangelo, è stata Serena Grandi a presentare ai cittadini di Santarcangelo il Candidato Sindaco Domenico Samorani. Samorani ha esordito dicendo: “Chi sono io lo si capisce da due cose: Dalla mia famiglia e dal mio lavoro. Sono sposato e padre di 4 figli di cui 2 nati in Uganda durante i miei 4 anni di servizio nell’ospedale di Kitgum.”

“Tornato dall’Africa – ha raccontato – nel 1988 ho vinto il concorso in chirurgia generale e da 30 anni lavoro a Santarcangelo dove ho trascorso gran parte della mia vita professionale e personale, perché non c’è bisogno anche di dormirci per appartenere ad una città. Così come non c’è bisogno di essere Africani per operare in Africa o essere nati in Kurdistan per curare le ferite delle persone saltate sulle mine come ho fatto io nel ’91 dopo la fine della guerra del Golfo.”

Samorani ha fatto ampio riferimento alla sua figura di medico (“il medico delle donne e il sindaco di tutti”, il suo slogan) e al reparto di senologia del Franchini di cui è primario: “Chi mi conosce mi ha spesso sentito ripetere che i pazienti mi hanno educato. Loro mi hanno insegnato ad ascoltare, a capire e a rispondere ai bisogni, a condividere la vita anche fino al suo ultimo respiro. Perché la gente va ascoltata. Ogni paziente, ogni persona ha un bisogno diverso, vuole sentirsi guardata, vuole capire se per te è importante, se conta ancora qualcosa. Queste sono le cose che, in una professione come la mia, fanno la differenza. L’eccellenza si raggiunge solo con il massimo della Passione.
Ecco spiegato il segreto di un reparto che ha ottenuto la certificazione di qualità europea, che ha portato Santarcangelo a conferenze internazionali a Chicago, a Pechino, a Londra, a Barcellona per spiegare la tecnica chirurgica che ha migliorato la qualità di vita delle donne e per la quale la città mi ha premiato nel 2014 con l’Arcangelo d’Oro.”

Samorani ha poi dichiarato di voler dedicare questa passione, al termine della propria vita lavorativa, alla sfida che gli è stata proposta da amici santarcangiolesi.

“La mia esperienza mi dice che ognuno di noi ha dentro delle potenzialità di bene per tutti, peró le persone vanno ascoltate e soprattutto vanno superate le vecchie dinamiche di quella politica che divide il mondo in due: chi é con me e chi è contro di me, la destra e la sinistra, amici e nemici. Ecco questa è la vera radice della decadenza perché fa emergere solo la mediocrità. Tagliare la città in due con l’accetta significa sprecare inutilmente enormi risorse umane e benefici per tutti. È l’esatto contrario di quello che io ho vissuto: perché la vera sfida non è conquistare il cuore di chi già ti segue, ma di tutti coloro che hanno perso l’entusiasmo e la speranza, i delusi. Ecco perché sulla mia persona ho trovato il consenso di uomini e donne con storie politiche molto diverse tra loro, e questo mi ha fatto molto piacere. In questo senso, appartengo a tutti coloro che vogliono impegnarsi a rinnovare il volto di questa città a partire da una visione diversa del territorio.”

Samorani ha inoltre sottolineato come una buona amministrazione debba avere una visione sussidiaria della città per poi illustrare i principali progetti per il rinnovamento della città, così sintetizzati:

AMBIENTE: Uno dei principali problemi ambientali è legato al preoccupante inquinamento dei fiumi Marecchia e Uso che attraversano il territorio di Santarcangelo. Una delle cause principali sono le discariche presenti nei comuni limitrofi al nostro, costituite da impianti obsoleti e che operano in deroga alla legge, su indicazione regionale. Non è tappandosi gli occhi che si risolvono i problemi; tanto meno ignorando report con dati allarmanti sull’ambiente e andare avanti come se non esistessero. Il problema dell’inquinamento è come un cancro, va riconosciuto, analizzato e aggredito per eliminarlo alla radice o quantomeno ridurne gli effetti, perchè non sia mortale. Tra l’altro da quest’anno è stata approvata una legge secondo la quale ogni provincia si dovrà dotare di un Registro Tumori per verificarne l’incidenza rispetto al territorio. Come medico, insieme a voi, avverto la responsabilità di prenderci cura del nostro territorio e renderlo più sano e sicuro per noi e per le generazioni future.

2. SICUREZZA Santarcangelo non è affatto un’oasi felice, al contrario come riportato dalla tabella del ministero degli interni, è segnalata un’incidenza di criminalità elevata. Occorre l’intervento di vigili di quartiere, maggiore illuminazione, telecamere nei luoghi sensibili, il servizio notturno per la polizia municipale e una caserma dei carabinieri.

3.COMMERCIO A causa di una visione miope, che quindi non crea sviluppo, dell’attuale amministrazione, priva di ascolto e di proposte nei confronti di commercianti, artigiani e ristoratori, si registra anche una grave crisi nei vari settori. La loro operosità e il loro impegno quotidiano meritano sicuramente l’appoggio e il sostegno dell’amministrazione della città.

4.FESTIVAL Santarcangelo non ha bisogno di un festival di nicchia, raggelato da un inutile intellettualismo nichilista che ha affossato la sua origine sperimental-popolare tipica degli anni d’oro della manifestazione. Nella nostra visione il festival deve tornare ad essere quello che era creando un vero e proprio marchio capace di veicolare un maggiore interesse e un conseguente aumento dell’afflusso turistico.

I punti di miglioramento:

TURISMO: Senza una nuova visione ed immagine della città e del terrirorio, non è possibile promuovere le sue molteplici risorse. Occorre investire in un ufficio con personale dedicato che permetta di accedere ai finanziamenti europei nazionali e regionali. Non si tratta solo di un problema ricettivo, ma occorre accendere l’attenzione sulla cultura, alla viabilità e all’ambiente, come sottolinea il progetto DESTINAZIONE TURISTICA ROMAGNA. Inoltre i dati che abbiamo analizzato sul turismo non rispecchiano affatto le potenzialità e la bellezza di questa città e di tutto il territorio. (12.700 arrivi nel 2017 un numero gestibile da un singolo albergo riminese)

DIRITTO ALLA MOBILITÀ L’amministrazione non ha mostrato la dovuta sensibilità e attenzione al problema delle barriere architettoniche, non solo per i disabili con sedia a rotelle ma anche per mamme con passeggini, anziani con deambulatori, persone con le stampelle. Nei progetti a breve termine che ci impegniamo a realizzare, restituiremo una città rinnovata e più accessibile per tutti.

AREE RICREATIVE Ci impegneremo a trovare soluzioni per costruire strutture e spazi ricreativi sicuri per ogni fascia di età, per i bimbi, i giovani, gli anziani, insieme alle associazioni che praticano attività motoria e sportiva del nostro territorio.

Progetteremo nuove aree ricreative e ci ispireremo anche ai parchi più innovativi delle varie città europee e li porteremo anche nelle frazioni che sono sempre più abbandonate… da chi poi se ne ricorda solo all’avvicinarsi delle elezioni.

RIQUALIFICAZIONE E SVILUPPO Questo è uno degli progetti che affronteremo con grande entusiasmo: la riqualificazione del ex cementificio, perchè proprio a partire da questo luogo la città ha subito la sua più importante trasformazione, passando da un’economia prevalentemente agricola a quella industriale che ha formato uomini e donne insegnando loro un mestiere che gli ha permesso di affrancarsi dalla fabbrica creando a loro volta nuove attività artigianali e industriali, imprese che ancora oggi operano nel territorio. L’ex cementificio potrà essere un luogo dove investire sulle giovani imprese, sulle start up, creando una nuova comunità per crescere e svilupparsi con la formula del temporary use.

E alcune risposte alle perplessità già avanzate sulla sua candidatura:  “Per quanto riguarda il binomio sindaco – medico, gli interessati a sterili polemiche hanno una memoria molto selettiva ovvero tendono a ricordarsi solo di persone che probabilmente, indipendentemente dal fatto di essere medici, non sono ricordati come buoni sindaci, quando invece altri medici sindaci come Zoffoli di Cesenatico e Rusticali di Forlì, Ravaioli di Rimini sono stati sindaci amati e rispettati dai loro cittadini, tanto per sottolineare che non esistono categorie a rischio come i medici – sindaci”.

Sulle accusee riferite ad una strumentalizzazione a fini elettorali della battaglia del Punto Rosa, “posso dire che non hanno toccato la mia coscienza. Mi é testimone il direttore sanitario col quale, da subito, ho cercato un compromesso tra le parti proponendo l’annessione di due locali adiacenti di Luci sul Mare in modo da allargare il reparto. Ma il Punto Rosa è stato irremovibile nelle sue posizioni. Inoltre, l’inizio della disputa tra Punto Rosa e Ausl risale a maggio quando ancora io ero ben lontano dalla mia candidatura”