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Il ricordo, ma non solo

Quindici anni senza Marco Pantani

In foto: Marco Pantani
Marco Pantani
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 14 feb 2019 12:17 ~ ultimo agg. 18:27
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Quindici anni fa, in una stanza del residence Le Rose di Rimini (struttura oggi rinnovata), se ne andava Marco Pantani. Sono molti i messaggi di ricordo che sui social newtork ricordano il Pirata di Cesenatico, anche da fuori Italia. Il vicepremier Matteo Salvini scrive: “Sono 15 anni che sei volato in cielo. Sembra ieri. Hai pedalato così forte da lasciarci indietro ad inseguire i sogni. Sei stato forte, fragile, calmo, nervoso, semplice, complicato, marziano e umano. Ci hai fatto sognare. Onore a Marco Pantani”.

Così scrive il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli: “15 anni senza Marco.  Sono già passati 15 anni da quella terribile sera del 2004. Sfido chi di voi non ricordi ancora il luogo e il contesto in cui apprese la notizia dai Tg.  Sembra ieri che Cesenatico era in festa per la doppietta Giro e Tour del 1998 e invece sono da pochi trascorsi 20 anni. Sembra ieri che il Pirata iniziava a strabiliare tutti sulle salite del Giro con la maglia della Carrera, sembra ieri che un paese intero si fermava quando in tv era atteso un arrivo in salita al Tour de France.
Sembra ieri quando 10-12 anni mentre pedalavo sulla mia bici da corsa ad ogni cavalcavia qualcuno ti urlava “Vai Pantani”.
Sembra ieri appunto ma in realtà è tutto cambiato, il mondo è cambiato ma il ricordo e l’affetto per uno sportivo e un uomo staordinario non sono cambiati. Spero presto di poter intitolare insieme a tutta la cittadinanza la piazza dove dal 2004 spicca la sua statua; una richiesta che ricordo è arrivata da tutto il Consiglio Comunale, un modo per restituire qualcosa a chi ha dato tanto allo sport, a Cesenatico e alla Romagna. Ciao Marco”

Lo ricorda l’AC Milan, squadra di cui il pirata era grande tifoso: “Il tuo ricordo, le tue imprese, la tua storia. Continui a vivere con noi, Pirata Rossonero”.

Il Genoa sul suo profilo ufficiale scrive: “Un uomo che con imprese e vittorie sportive in sella alla sua bicicletta ci ha regalato epiche emozioni e momenti di gloria”.

Il sottoseretario Jacopo Morrone della Lega Romagna: “Una tragica morte lo ha strappato alla famiglia, prima di tutto, ma anche a milioni di tifosi, persone per le quali Pantani rimane un mito del ciclismo italiano e lo rimarrà per sempre. Le sue imprese sportive hanno fatto sognare la Romagna e l’Italia. Il ‘pirata’ sarà per sempre nei nostri cuori”.

Ma intanto mamma Tonina, nonostante tutti i percorsi giudiziari intrapresi in questi anni abbiano confermato la morte per overdose, continua a chiedere la riapertura delle indagini. E a provare a scalfire la versione ufficiale è stato ieri sera un servizio del programma Le Iene su Italia Uno che, con testimonianze e immagini oltremodo crude del corpo di Pantani, ha avanzato nuovi dubbi sulla ricostruzione della vicenda. Tanto da presentare addirittura così il servizio: “Le testimonianze raccolte da Alessandro De Giuseppe potrebbero far riaprire il caso”. Ipotesi, ovviamente, tutta da verificare nelle sedi competenti. L’unica certezza è la determinazione incrollabile di mamma Tonina: “Ho speso un capitale ma non me ne frega niente. In onore di Marco voglio arrivare alla verità”