Indietro
menu
La versione di Pecci

Pecci (Lega): undici anni per la soluzione Gnassi-Di Maio

In foto: Marzio Pecci
Marzio Pecci
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 10 feb 2019 00:08
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Il capogruppo della Lega a Rimini, Marzio Pecci, stigmatizza le linee del sindaco di Rimini Andrea Gnassi e del parlamentare del PD Marco Di Maio sulla questione della nuova questura a Rimini, quella che chiede il ripristino dell’immobile di via Bassi come da patto per la sicurezza: “Le loro proposte, se  fossero accettate, ritarderebbero la soluzione del problema minimo di dieci anni.
L’affermazione non è peregrina. I tecnici ed i professionisti del diritto sanno che l’immobile di via Ugo Bassi, compreso nel fallimento, dovrà essere venduto all’asta nella procedura fallimentare del fallimento DA.MA. e ciò richiederà un tempo oscillante tra uno e tre anni.
Nell’ipotesi di aggiudicazione l’immobile dovrà essere ristrutturato e l’aggiudicatario vorrà recuperare  il piano particolareggiato, scaduto, per realizzare i 15.000 mq di residenziale, commerciale e direzionale. Ciò richiederà un tempo minimo di 5 anni. Al termine, ammesso che tutto vada per il meglio, il progetto di ristrutturazione vero e proprio prenderà il via e richiederà altri 3 anni per essere realizzato: totale 11 anni a cui dovranno essere aggiunti i tempi per gli arredi e per il trasloco”.
La soluzione della Lega (che prevederebbe nove anni più nove nella sede di piazzale Bornaccini) è quindi la migliore possibile al momento: “Bene dunque ha fatto l’On. Jacopo Morrone a rimboccarsi le maniche e decidere di risolvere il problema con la sede nell’immobile di p.le Bornaccini come era stato scritto nel patto per la sicurezza. Per quanto riguarda la Lega possiamo dire: pacta sunt servanda!
Con questa politica il Ministro degli Interni ed i Parlamentari riminesi daranno, in pochi mesi, la soluzione al problema. Grazie alla Lega!
Questo significa governare nell’interesse dei cittadini e se il Sindaco ritiene di avere ragioni per modificare il progetto della Lega abbia il coraggio di convocare un Consiglio comunale aperto per dibattere il problema con la partecipazione dell’on. Di Maio …. ne vedremmo delle belle!”