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Politica Verucchio

Elezioni a Verucchio. Dopo lo strappo, parlano Sacchetti (Pd) e Stefania Sabba

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 11 feb 2019 14:51 ~ ultimo agg. 16:17
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La tensione era già evidente da qualche tempo e nei giorni scorsi, a suon di comunicati stampa, è diventato ufficiale lo strappo tra il Partito Democratico e il sindaco di Verucchio Stefania Sabba. L’ex assessore provinciale si ricandiderà alle prossime amministrative con la lista Impegno Civico e non con Verucchio Domani, lista sostenuta dal Pd che cinque anni fa la vide prevalere alle urne. Le porte per un passo indietro non sono ancora del tutto chiuse, anche se i toni duri usati dal coordinamento di Verucchio Domani nei confronti del sindaco hanno lasciato qualche strascico. Questa mattina a Tempo Reale sono intervenuti il segretario provinciale del Pd Filippo Sacchetti e il sindaco Stefania Sabba

Le interviste integrali


A Stefania Sabba scrive Stefano Barbieri, candidato nella sua lista cinque anni fa:
Cara Stefania, stai sbagliando.
5 anni fa mi sono candidato nella Lista Verucchio Domani che ti sosteneva nella corsa a sindaco di Verucchio. Avevamo insieme ricevuto una grande eredità dalle amministrazioni precedenti che ci avevano consegnato una città amministrata a dovere e che si era ritagliata uno spazio politico importante nelle dinamiche territoriali, penso all’Unione dei Comuni che era il fiore all’occhiello della Valmarecchia e che oggi sta morendo sotto i colpi dei suoi stessi Sindaci. 
Fa tremare a pensare che la nostra lista, con te a guidarci, raccoglieva una simile eredità. Devo ammettere Stefania che purtroppo non siamo stati degni eredi in questa consigliatura. Il paese ha vissuto di rendita, di ciò che è stato lasciato dagli altri, ma non c’è stato nessuno scatto: è mancata quella visione a cui purtroppo ci ha condannato  un civismo assolutamente privo di spina dorsale politica. Cosa vuole essere Verucchio nei prossimi dieci o venti anni? Quale spazio ci ritagliamo nelle dinamiche provinciali? Vogliamo pensare di diventare il motore propulsore dell’Unione dei Comuni o preferiamo abbatterla dopo i sacrifici fatti? Come fermiamo l’isolamento del borgo verucchiese rilanciando la sua offerta turistica? Quali risposte diamo alle istanze dei cittadini (istanze che tu nobilmente ti proponi di intercettare nel tuo nuovo manifesto) dato che governare non può essere solo uno slogan? Il tuo modello è quello utilizzato quando a Verucchio ha chiuso l’unico istituto di credito del paese nel silenzio del Comune che non ha coinvolto i cittadini? Tutte queste cose, Stefania, si fanno con la politica: esattamente ciò che è mancato alla tua consigliatura i cui risultati sarebbero stati ancor più magri (sarebbe disonesto intellettualmente non ammetterlo) in assenza della concretezza e dell’esperienza della compagine democratica in Consiglio. 
Arrivata a questo punto hai pensato che il problema non fosse la tua amministrazione ma la lista Verucchio Domani e la sua componente democratica. Sei scesa da un carro fatto di buona amministrazione e di saggia politica per salire su quello dei populisti del momento che anche nella nostra bella Verucchio sono arrivati con tutta la scia delle loro idee pericolose e dannose per noi tutti. Stefania, con Verucchio Domani avevi l’occasione di correggere la rotta, di dimostrare che eri e sei degna erede di quella storia ma hai deciso, appigliandoti ad argomenti formali come i posti in lista da dare ai democratici, di andare con quelli che, non ere geologiche addietro,ma appena cinque anni fa si sono schierati contro di te alle elezioni. Quello che scrivo, lo scrivo come Samuele, il candidato più giovane  della tua lista delle scorse elezioni che purtroppo ora, con il cuore in mano, ti dice: potevi essere l’argine a quella politica fatta di vuoti slogan, di nullità programmatica, di assenza totale di concretezza che tu, e non altri, cinque anni fa ci hai aiutato a sconfiggere nelle urne.  Oggi hai fatto la scelta opposta e diventi la loro candidata.