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venerdì 26 aprile 2024
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Lo sport inclusivo

A Riccione il progetto Atletica insieme - Sport integrazione benessere autonomia

In foto: I protagonisti di Atletica insieme
I protagonisti di Atletica insieme
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 12 feb 2019 08:33 ~ ultimo agg. 09:35
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Grazie ad una collaborazione fortemente voluta dall’A.S.D. Riccione Sessantadue e l’associazione Rimini Autismo Onlus e con il finanziamento concesso dal comitato di distretto socio-sanitario di Riccione “piano di zona per la salute e il benessere sociale 2018 2020”, ha preso vita a Riccione il progetto “ATLETICA INSIEME-SPORT INTEGRAZIONE BENESSERE AUTONOMIA”.

Il progetto ha l’obiettivo di proporre l’Atletica leggera ai ragazzi autistici con lo scopo di migliorarne la qualità della vita, creando al di fuori dell’ambito familiare e riabilitativo uno spazio che possa essere arricchito di esperienze gratificanti ed efficaci per lo sviluppo e per il benessere psicofisico. L’allenatrice Francesca Andrea Spano, insieme agli educatori Rocco Montebelli e Filippo Orsi ed al collaboratore Loris, accompagneranno i ragazzi in un percorso di lezioni alle prese con le discipline che caratterizzano l’atletica leggera, tenendo conto dei bisogni e delle esigenze individuali di ogni ragazzo, costruendo uno spazio di tempo libero che possa contribuire a sviluppare le capacità di socializzazione e autonomia.

“È sempre una grande gioia vedere gli sguardi felici delle mamme e dei papà che accompagnano tutti i lunedì i loro figli ad allenarsi alla nostra bellissima pista di atletica e capire quanto quelle ore di sport contino nella loro settimana – raccontano i tecnici dell’A.S.D. Riccione Sessantadue -. Ci raccontano quell’impazienza e quella voglia di uscire dei ragazzi quando si avvicina il lunedì”.

Il lavoro degli allenatori e organizzatori della Riccione Sessantadue che ha dunque un obiettivo primario: sostenere, educare e integrare questi fantastici e “preziosi atleti nella grande squadra dell’”Atletica Riccione Sessantadue” con la voglia di fare sport tutti insieme e di completarsi a vicenda; infatti integrare ha un significato ben preciso: completare, rendere intero o perfetto, supplendo a ciò che manca.

Queste le parole della coach Francesca: “Il punto di partenza è quello di sviluppare le capacità motorie e senso-motorie dei ragazzi con difficoltà, ma anche e soprattutto di favorire la socializzazione e l’integrazione. La mia scelta è stata inizialmente quella di lavorare separatamente coi ragazzi del progetto, per conoscerli e farmi conoscere, creando in questo modo un rapporto empatico e di fiducia. Dopo un mese, a piccoli passi, abbiamo cominciato ad inserirli nel gruppo esistente, durante la prima fase. Dopo circa tre mesi di allenamenti i ragazzi con difficoltà e i piccoli atleti affrontano l’allenamento di un ora e mezza tutti insieme con rispetto dei ritmi altrui, pazienza e collaborazione. Questi mesi sono serviti non solo per i ragazzi con difficoltà ma anche per i ragazzi che hanno una media di età di 11 anni. Personalmente il progetto educativo non riguarda solo i ragazzi speciali, ma tutti, in quanto l’educazione alla diversità dovrebbe far parte dello sviluppo del ragazzo tanto quanto la matematica o l’italiano. Educare a sentire, a capire e ascoltare”.