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Dubbi e lamentele

TRC, sette domande dalla maggioranza di Riccione

In foto: il TRC a Riccione
il TRC a Riccione
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 10 gen 2019 18:34 ~ ultimo agg. 11 gen 16:19
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Dai consiglieri di maggioranza a Riccione arrivano sette domande sul futuro del TRC. Con una sottolineatura particolare sull’aspetto della gestione, per la quale non si può prescindere dal bando pubblico. Ma anche dubbi sulle stime dei passeggeri e sui rapporti tra ricavi e costi di gestione. Lamentando un quadro nebuloso su business plan e futura riorganizzazione del trasporto pubblico locale.
Fabrizio Pullè, Noi Riccionesi, a Tempo Reale (Icaro)

Le sette domande:

Prima “domanda”: a chi verrà affidata la gestione del faraonico TRC ?(chiamiamolo con il suo vero nome, TRC appunto; Metromare ci sembra poco adatto visto che il mare non lo vede nemmeno col binocolo…) 
Seconda “domanda: con quali modalità verrà affidata la gestione del TRC? Non vorremmo che, senza procedura di regolare bando, a dirigere la mega infrastruttura sia ancora Start Romagna, attualmente in stato di “prorogatio”.
“Terza domanda”: A quanto ammonteranno i costi di gestione?
“Quarta  domanda”: quanti passeggeri si ipotizza che, ogni giorno, saliranno sulle carrozze dei filobus che correranno nel budello di cemento a fianco la ferrovia?  (Otto milioni di persone all’anno? Dieci milioni? Quindici milioni? Diciotto milioni, come fino a qualche anno fa ipotizzava l’allora Presidente della Provincia di Rimini, quando parlava di 50.000 passeggeri al giorno…?)
“Quinta domanda”:  quale numero di passeggeri annui  risulta necessario per arrivare al pareggio di bilancio di gestione del TRC, per far sì che l’opera non gravi ulteriormente sulle tasche dei cittadini? (Opera, ricordiamocelo, costata più di 100 milioni di euro..)
“Sesta domanda”: qualora non si dovessero raggiungere i risultati, in numero di passeggeri, ipotizzati per arrivare al pareggio di bilancio, chi pagherebbe il debito che si creerebbe ogni anno?
“Settima domanda”: quali sono le previsioni circa la storica linea 11? Verrà cancellata o mantenuta?  Verrà rimodulata? 
Forse può apparire fastidioso ed irriverente, agli occhi di chi comanda ora il TRC, che vengano formulate queste domande, ed ancor più fastidioso dover elaborare delle risposte; tuttavia ciò si rende necessario ed urgente visto che, ad oggi (gennaio 2019) non è stato ancora presentato un “business plan”, che rechi correttamente e chiaramente tutte le voci di entrata e di uscita. 
A questo, vi si aggiunga che non sono pervenute comunicazioni circa la organizzazione del Trasporto pubblico locale, ma, soprattutto, non si sa chi gestirà il TRC, in quanto non è stato pubblicato alcun bando per la sua gestione”.

Con una conclusione catastrofica:

“Siamo convinti (sperando di sbagliarci, ma sicuri, purtroppo, che questo avverrà..), che il TRC diventerà in poco tempo una voragine di debiti senza fondo, fino a quando si trasformerà in una spettrale “cattedrale nel deserto..”
Noi tutti continueremo, con quella fermezza e precisione che ci è  propria, a stare dalla parte degli interessi della città, osservando, vigilando, e denunciando alla pubblica opinione quello che ci appare “poco chiaro”.