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Attualità Rimini

Strutture ricettive, nel 2018 157 controlli e 52 sanzioni

In foto: l'assessore Sadegholvaad
l'assessore Sadegholvaad
di Redazione   
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gio 17 gen 2019 13:40 ~ ultimo agg. 18 gen 13:08
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In tutto il 2018 sono state 157 le attività di controllo effettuate dalla polizia municipale nelle strutture ricettive del comune di Rimini. Si tratta servizi legati alla costante attività predisposta, spesso in collaborazione con Ausl, ma anche di monitoraggi che nascono da esposti o segnalazioni.

Nel corso dello scorso anno praticamente il 30% dei controlli effettuati ha portato ad elevare delle sanzioni: in totale sono state 52, la maggior parte legate alla violazione delle indicazioni contenute nella legge con cui la Regione Emilia Romagna ha definito la disciplina delle strutture ricettive, specie per quanto riguarda l’apertura, la classificazione e gli obblighi connessi alla gestione.

Le violazioni più frequenti riguardano la mancata corrispondenza dei servizi offerti dalle strutture alla classificazione formale dell’albergo o il loro degrado, l’aumento fittizio della capacità ricettiva, ma anche, come spesso accade in concomitanza di importanti eventi fieristici, l’affitto di camere non dotate di riscaldamento ovviato magari con pericolose stufette elettriche.

Ci sono poi le mancanze in ambito igienico sanitario. Ultimo esempio, l’intervento di mercoledì in un albergo che ha portato al riscontro di numerose carenze e criticità. Da non sottovalutare anche la rispondenza delle offerte presenti sul web (in agosto c’è stato il caso di un albergo chiuso a Miramare che continuava a ricevere prenotazioni).

E’ anche per questo – ha detto l’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaadche proseguiremo nei prossimi giorni e nei prossimi mesi con questa attività di controllo su tutto il territorio comunale, affinché lo svolgimento dell’attività economica e alberghiera sia corretto e rispettoso dei nostri ospiti. Un’attività che crediamo necessaria sia per la tutela dei consumatori, sia di coloro che esercitano le proprie attività nel pieno rispetto della legge, sia per la tutela di quel patrimonio di immagine che proprio nell’ospitalità la nostra città ha come uno dei suoi tratti più rilevanti e conosciuti.