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Polemica senza fine

Questura. Croatti (M5S) difende Questore e Prefetto e stuzzica Gnassi

In foto: Il senatore Croatti (Newsrimini.it)
Il senatore Croatti (Newsrimini.it)
di Redazione   
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sab 26 gen 2019 12:06 ~ ultimo agg. 17:04
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Non si placano polemiche e commenti sulle modalità della visita dei due sottosegretari Morrone e Molteni a Rimini per la questione della nuova Questura. Dopo l’attacco del sindaco Gnassi e di alcuni primi cittadini a Prefetto e Questore (vedi notizia) e la replica dell’onorevole della Lega Raffaelli (vedi notizia), oggi interviene il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti. “Nessuno tocchi i rappresentanti dello Stato” – scrive in una nota nella quale spiega, rivolgendosi ai politici riminesi che “non si possono valutare le ragioni per cui due sottosegretari di Governo abbiano avuto un incontro con Prefetto e Questore senza la presenza del Sindaco”. “Non mi pare proprio il caso – prosegue – di stracciarsi le vesti e fare polemica sui mezzi di informazione tanto più che stiamo parlando di due rappresentanti dello Stato senza colore politico che hanno sempre svolto il loro compito a tutela dei cittadini senza mai aver dato adito a critiche di qualsivoglia tipo”.
Da Croatti arriva poi una critica diretta al sindaco Gnassi. “Est modus in rebus dicevano i saggi latini ma ogni occasione è buona per il Sindaco di dare prova di avere in spregio morigeratezza e giudizio”.
Il senatore commenta anche la decisione degli onorevoli del Pd Di Maio e Manca di presentare interrogazioni in Parlamento. “Dispiace ancor più – scrive Croatti – che chi è all’opposizione in parlamento colga l’occasione per creare un caso che non esiste tanto da minacciare imminenti interrogazioni”.

Rimini da anni soffre per la mancanza di una sede adeguata della Questura – continua – e i tutori dell’ordine con spirito di sacrificio hanno dimostrato di saper svolgere comunque il loro lavoro con efficace professionalità. Questo è l’interesse preminente della città e ben vengano incontri istituzionali con i rappresentanti delle istituzioni e del Governo per risolvere un annoso problema. Il rispetto reciproco non deve mai venire meno e le legittime doglianze, nel caso, vanno fatte all’insegna di una maggiore collaborazione e non minacciando rottura dei rapporti. Questo – conclude – è quello che serve per il bene della città”.

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