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I timori per il nuovo obbligo

Fatturazione elettronica. Commercialisti: banco di prova sarà a fine mese

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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 12 gen 2019 12:59 ~ ultimo agg. 13 gen 14:49
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Qualche rallentamento si è già registrato sul sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate ma la vera prova del nove per la fatturazione elettronica tra privati (obbligatoria dal 2019) sarà a fine gennaio. Le imprese fatturano infatti in quel periodo e milioni di documenti da tutta Italia si riverseranno sulla Piattaforma. Un primo test che preoccupa anche l’ordine dei commercialisti di Rimini. Si tratta sicuramente di uno strumento utile per tanti motivi – premette il presidente Giuseppe Savioli ai microfoni di Icaro – visto che il mondo va verso la digitalizzazione e quando sarà a regime sarà positivo anche per le imprese. Inoltre permetterà di recuperare, probabilmente, una parte dell’evasione. Il problema però è quello dei tempi: troppo stretti. “Come consiglio nazionale – spiega Savioli – avevamo chiesto un passaggio graduale in tre anni perché molte piccole e piccolissime imprese non sono pronte. Va tenuto conto poi che in Europa solo in Portogallo è obbligatoria la fatturazione elettronica tra privati e l’Italia per introdurre l’obbligatorietà ha dovuto chiedere una deroga ad una direttiva europea che la prevede solo come facoltativa. Inoltre il nostro Paese non è probabilmente tra i più evoluto dal punto di vista delle infrastrutture tecnologiche (come la banda larga) e quindi era forse meglio prendersi qualche tempo in più“.

E se da un lato il timore è quindi che il sistema dell’Agenzia delle Entrate non riesca a reggere tutta la fatturazione d’Italia, a parziale consolazione c’è la decisione di non elevare sanzioni in caso di errori per i primi sei mesi.

Sul piatto però c’è anche il tema della privacy che preoccupa il Garante. “Lo Stato deve garantire la privacy – ricorda Savioli –  però recepisce all’interno di un sistema, non sappiamo quanto protetto, anche tanti dati sensibili come quelli delle fatture di medici e specialisti. Il Garante è preoccupato da questo aspetto.

. L’intervista integrale a Giuseppe Savioli nella trasmissione Tempo Reale (Icaro)