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martedì 19 marzo 2024
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Calcio Eccellenza girone B

Cattolica Calcio. Per Matteo Sartori tripletta a Sant'Agostino. E adesso il Massa

In foto: Matteo Sartori
Matteo Sartori
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 23 gen 2019 14:06 ~ ultimo agg. 24 gen 19:20
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Ha marchiato a fuoco la vittoria del Cattolica a Sant’Agostino, realizzando una tripletta che lo ha portato in doppia cifra nella classifica marcatori del girone B di Eccellenza. Matteo Sartori è salito a quota 14 reti stagionali: 11 in campionato e tre in Coppa Italia. Ma per lui i gol valgono solo se portano punti al Cattolica.

“L’importante adesso è mantenere una certa costanza perché finora c’è mancata continuità di risultati – attacca il bomber giallorosso -. Adesso giochiamo abbastanza bene, ci eravamo un po’ persi complici infortuni e risultati negativi. Con l’arrivo dei nuovi giocatori ci siamo riorganizzati: adesso siamo quadrati e facciamo risultato. La tripletta? Non è così importante per me, basta che i miei gol servano a vincere. Domenica è stata una partita molto sofferta: siamo partiti bene su un campo duro e molto fangoso, contro un Sant’Agostino fisico. Abbiamo trovato il vantaggio, ci hanno recuperato e per fortuna abbiamo fatto il gol del 2-1 subito. Poi l’arbitro ci ha buttato fuori Bartomioli per un fallo che secondo me non era da rosso, e non è stato facile giocare così tanti minuti in inferiorità numerica. Comunque ci siamo chiusi e abbiamo sfruttato le ripartenze, riuscendo a buttare dentro la palla”.

Una tripletta è però sempre una tripletta. Sartori, però, la pensa diversamente.
“È meglio dilazionare i gol che realizzarli tutti in una partita. Col Faenza per esempio non ero riuscito a buttarla dentro”.

E in pieno recupero aveva fallito un rigore. Nel ferrarese si è ripresentato sul dischetto, questa volta facendo centro.
“Mi sono rifatto subito. Ho il mio modo di calciare i rigori: a volte vengo premiato, a volte può capitare di sbagliarli. Contro il Faenza al 90° ero un po’ stanco, l’importante è aver vinto comunque. Il mio errore non è stato così pesante. Lo avrei accusato maggiormente se fosse stato decisivo. Diciamo che con il Faenza è stata per me una domenica sfortunata. L’importante però è che riesca a fare bene per la squadra, questo viene prima di tutto”.

E domenica al “Calbi” arriva il Massa Lombarda.
“In casa loro abbiamo perso. Il Massa è una squadra ostica, non bisogna sottovalutarla, ma con questo atteggiamento di squadra ce la possiamo giocare con tutte”.

Due vittorie che hanno risollevato il morale dello spogliatoio cattolichino.
“Eravamo un po’ amareggiati perché i risultati non stavano arrivando e le prestazioni non erano positive. Quando invece arrivano i risultati, anche se le prestazioni possono crescere, c’è un po’ più di serenità e di convinzione nel lavoro che stai facendo, c’è la consapevolezza che lo stai facendo bene. Speriamo di continuare in questo modo”.

Nelle ultime due gare il Cattolica ha cambiato modulo, passando al 4-3-3, nel quale le viene chiesto di giocare esterno e non più punta centrale.
“Mi sono allargato un po’ perché sulla fascia posso creare di più che agendo da centravanti. Poi durante la partita ci scambiamo abbastanza con i compagni di reparto. Io sono nato come esterno, ma in ogni squadra ho sempre trovato chi mi faceva fare un ruolo diverso e alla fine sono migliorato anche come prima e seconda punta. Adesso quello che faccio mi piace. Basta giocare in attacco e fare gol”.