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Rimini

Marcia e testimonianze per la Giornata Mondiale della Pace

In foto: la presentazione della marcia della pace
la presentazione della marcia della pace
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 27 dic 2018 15:45 ~ ultimo agg. 4 gen 10:05
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Partirà il 1 gennaio dall’arco d’Augusto la marcia della pace promossa dalla Diocesi di Rimini in occasione della 52esima giornata della pace. Si camminerà insieme ma si ascolteranno anche le storie di chi in modi diversi cerca di costruire una società più pacifica, giusta e accogliente. L’iniziativa si concluderà alle 18 con la messa in Duomo celebrata dal Vescovo.

La buona politica è a servizio della pace”. E’ una frase del messaggio di Papa Francesco per questa giornata che guiderà l’evento a guidare l’evento a cui ha aderito anche la comunità islamica riminese. “Il Papa nel messaggio – spiega Don Maurizio Fabbri, vicario generale della Diocesi – stende un decalogo del buon politico, in cui lo invita a chiedersi di chi si sente al servizio. Ma oltre al politico chiamato a fare scelte giuste, ci siamo anche tutti noi che con il nostro agire, facciamo politica, contribuiamo a costruire la società e i suoi valori“.

La pace è uno dei principi cardine dell’Islam per cui è con gioia che partecipiamo a questa giornata” spiega El Mustafà Sattih, rappresentante comunità mussulmana.

L’appuntamento è alle 15 del primo giorno dell’anno all’arco d’Augusto. Si camminerà insieme per le vie di Rimini per poi giungere in sala Manzoni dove ci saranno alcune testimonianze, tra cui quella di Giacomo Pacassoni che ha fatto nascere una bimba su una nave che salvava i profughi nel mediterraneo e Abdo Xsyan, un profugo siriano arrivato con il corridoio umanitario dal Libano e accolto nella parrocchia di Santarcangelo, principale estensore della proposta di pace per la Siria, attualmente in situazione di pericolo perchè perseguitato per le sue idee. “Chi fa la guerra ha fortemente contrastato la proposta di Abdo Xsyan e lui è dovuto fuggire dal suo paese, speriamo che sia ascoltata a Rimini dai tanti che vogliono la pace“spiega Alberto Capannini, di Operazione Colomba. Durante la marcia sarà anche lanciato un appello per scongiurare la presenza di minori all’evento dedicato alle armi in programma alla fiera di Vicenza, fusa con quella di Rimini in IEG. “Abbiamo perso la capacità di scandalizzarci – spiega Mario Galasso, direttore della Caritas mostrando le foto di alcuni ragazzini con imbraccio delle armi durante l’ultima edizione della fiera – . E’ vero che l’ingresso è legale, che le altre fiere in giro per l’Europa lo fanno, ma noi da Riminivogliamo farci interpreti  di un pensiero etico. Chiediamo che venga realizzato un padiglione a parte solo con armi sportive e da caccia, in cui non possano venire in contatto con gli altri tipi di armi“.

Nel dettaglio

La marcia prevede alle 16 un momento di approfondimento in Sala Manzoni con varie testimonianze: il direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale della Diocesi di Rimini don Pierpaolo Conti proporrà il documento redatto dall’Ufficio stesso su Hit Show, la fiera delle armi di Vicenza. Successivamente interverrà Abdo Xsyan, siriano, profugo in Libano, dove ha aperto una scuola per la non-violenza e la pace per oltre 500 ragazzi. Costretto a fuggire anche dal Libano, è giunto in Italia, ed ora con il programma rifugiati è stato accolto da una ventina di giorni a Santarcangelo, dalla parrocchia S. Michele Arcangelo.

Prima della conclusione affidata al Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, è prevista anche la testimonianza di Giacomo Pacassoni, medico imbarcato su Open Arms e protagonista delle “buone pratiche” citate dal Vescovo in occasione di San Gaudenzo; e la visione di un video di papa Francesco e la presentazione del messaggio per la Giornata della Pace dello stesso Pontefice.

Marciando per le strade della città gli organizzatori intendono fare proprie le parole che Papa Francesco ha offerto nel messaggio della Giornata.