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A Riccione

La Palariccione accende il consiglio. Si è parlato anche di allacci fognari

In foto: il Palariccione
il Palariccione
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 15 nov 2018 14:35 ~ ultimo agg. 18:22
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E’ arrivato all’unanimità in consiglio comunale a Riccione il via libera al regolamento sulle sale da gioco che prevede l’introduzione di nuove limitazioni per contrastare il fenomeno delle ludopatie.
La discussione si è accesa invece quando si è affrontato il tema Palcongressi. All’ordine del giorno c’era infatti il piano di revisione straordinaria delle partecipazioni relativo alla New Palariccione. Fino a qualche mese fa l’amministrazione sembrava ormai aver deciso di dismettere le quote di maggioranza della società che gestisce il Palas ma la scorsa settimana è stato annunciato un passo indietro. Dalla minoranza è arrivata la richiesta di un consiglio comunale aperto sulle future strategie per la struttura.

Tra le risposte alle interpellanze presentate dai consiglieri comunali due in particolare, presentate dal Movimento 5 Stelle, hanno riguardato il processo in atto di regolarizzazione degli allacci fognari e le indagini partite sulla presenza di odori sgradevoli riscontrati nella zona artigianale di Riccione. A rispondere l’assessore Lea Ermeti.

In merito agli odori sgradevoli segnalati dai residenti nella zona artigianale e nelle aree limitrofe le attività di controllo sono iniziate nell’estate 2017 sul territorio del Comune di Coriano, a seguito delle quali è stato chiesto ad Arpae di aumentare lo spettro di ricerca per individuare le aziende che causano tali odori. Delle aziende che interessano il Comune di Riccione, è stato riscontrato che rientravano regolarmente nei rispettivi parametri emissivi e, allo stato attuale, queste operano in regime di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) con controllo delle emissioni, dispongono di una regolare autorizzazione e sono sottoposte a controlli per il corretto mantenimento degli impianti, come previsto per legge.

L’ingresso delle emissioni odorigene in AUA è avvenuta recentemente, nel dicembre 2017, e ad oggi non è applicabile in tempi stretti poiché la redazione di un regolamento è stata demandata alle Regioni. Se le aziende sono regolari dal punto di vista delle emissioni si lavora per individuare la tipologia odorigena causa delle segnalazioni, tanto che per giungere ad un controllo ancor più completo nell’arco di tutta la giornata, e non solo in alcune fasce orarie, l’amministrazione lavora su più fronti. E’ infatti iniziata a fine settembre una rilevazione degli odori tramite naso elettronico che a breve concluderà l’attività di registrazione. Il periodo di elaborazione dei dati si concluderà a gennaio 2019. Nel frattempo sono partite le indagini della Polizia Municipale con il supporto delle guardie Gev in orari diversi della giornata. In questo modo si avrà una quadro più completo e dettagliato della corposa rilevazione messa in atto.

Relativamente al monitoraggio di regolarizzazione degli allacci fognari avviato da mesi con Hera, nel sottolineare che si tratta di allacci di acqua meteorica che finiscono impropriamente in acqua nera, l’assessore Ermeti ha ricordato essere 4 le ordinanze comunali emanate complessivamente tra la zona di Riccione Paese e il territorio a mare della ferrovia, nel tratto compreso tra il porto canale e il torrente Marano, precisamente tra viale Bellini e viale Fucini.

Dei fabbricati presenti nella zona a mare della ferrovia, il 17% convoglia direttamente le acque di pioggia nella condotta fognaria delle acque reflue. Dallo scorso maggio ad oggi sono stati eseguiti 290 rilievi in proprietà privata, tramite la compilazione di apposito modulo della rete fognaria interna, e 773 controlli dove è stata sufficiente una valutazione dell’immobile. Per la zona di Riccione Paese le attività di verifica termineranno entro l’anno. Dalle verifiche complessive eseguite ad oggi l’assessore Ermeti ha ricordato che in genere si tratta di abitazioni civili, strutture ricettive o commerciali che sono erroneamente collegate alla fognatura nera. Dalla partenza della campagna l‘attività di regolarizzazione è stata giù avviata in buona parte in autonomia dai privati. Non sono previste al momento sanzioni proprio perché la campagna non è ancora terminata, fermo restando che l’obiettivo dell’amministrazione è quello di accompagnare i privati, con l’ausilio di Hera, verso la completa regolarizzazione degli allacci.