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Il comune non si arrende

Imu su piattaforme, il comune ricorre in appello. 13 milioni in ballo

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 2 nov 2018 13:35 ~ ultimo agg. 16:52
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Il Comune di Rimini non molla e prosegue la sua battaglia legale con Eni Spa per il mancato versamento dei tributi dovuti per le piattaforme di estrazione. In ballo c’è una somma complessiva di circa 13,3 milioni, che comprende la quota di imposta dovuta per le sei piattaforme accertate (6.527.125 euro) e le relative sanzioni. Eni  ha già provveduto al pagamento di 6,8 milioni che sono stati accantonati in un “fondo rischi da contenzioso” e resteranno ‘congelati’ fino a quando la commissione tributaria non si pronuncerà nel ricorso: in caso il percorso legale si dovesse concludere con una sentenza definitiva avversa al Comune, l’Amministrazione non subirà contraccolpi economici.

Le ultime notizie vedono l’approvazione da parte della Giunta del ricorso in appello contro le sentenze di primo grado della Commissione Tributaria Regionale di Bologna che ha accolto i ricorsi presentati dall’azienda. Si tratta degli avvisi di accertamento notificati per l’omesso versamento di Ici (2011), Iscop (2011) e Imu (2012-2015) per gli impianti/piattaforme di estrazione, trattamento e pompaggio di gas naturale che sono presenti nello specchio di acqua che si affaccia sul territorio comunale di Rimini.

Così come per il primo grado di giudizio, anche in questo caso la Giunta ha deciso di affidare l’incarico della difesa allo stesso legale che si occupa della difesa dei Comuni di Cesenatico e Ravenna,.

Il contenzioso tra azienda e Comuni è nato nel dicembre del 2016, quando la Corte di Cassazione attraverso due sentenze stabilisce che le piattaforme estrattive vanno considerate come immobili “speciali”, pertanto devono essere accatastate e sono soggette al pagamento dell’IMU. Interpretazione che ha permesso ai Comuni di far partire gli avvisi di accertamento per le imposte arretrate poi impugnati dall’azienda.

Crediamo che ci siano gli elementi perché in appello vengano accolte le nostre ragioni – sottolinea l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – siamo fiduciosi per il buon esito di questa vicenda”.